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Rincari delle tariffe nel 2015, stangata per l'acqua: +8,8%

Dal 2011 al 2015 aumenti del 9,4%

ROMA. Sfiorano il 10% in quattro anni gli aumenti delle tariffe. Dal 2011 al 2015 i prezzi di utenze e servizi crescono del 9,4% e nell'ultimo anno avanzano ancora dello 0,9%. È un ritmo dimezzato rispetto al +2% del 2014 ma ancora superiore di oltre quattro volte rispetto all'inflazione. Aumentano soprattutto i costi di acqua, poste e telefonia, che compensano i cali di energia elettrica (-1,5%) e gas (-3,6%). Le tariffe dell'acqua potabile, in particolare, schizzano a +8,8% rispetto al 2014.

Nell'insieme le tariffe a controllo nazionale registrano un aumento dell'1,5% - dovuto soprattutto agli incrementi delle tariffe postali (sopra al 10%) e telefoniche - mentre quelle a controllo locale segnano un +1,7%. Più in dettaglio, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti si appresta a chiudere l'anno in calo del 3,5% per le famiglie dopo l'aumento del 10,8% del 2014.  Per le imprese, invece, la «Tari è sempre più salata», secondo le stime di Confesercenti, che denuncia incrementi fino al 35% negli ultimi cinque anni per alberghi, bar e ristoranti, contro il 24% registrato nello stesso periodo dai nuclei familiari. L'aumento delle spese per acqua e rifiuti per le aziende di minori dimensioni è tale, secondo l'ufficio economico dell'associazione, che saranno «praticamente azzerati» i risparmi sul fronte energetico dovuti al provvedimento «Taglia bollette» introdotto nel 2014.

La misura del decreto Competitività per ridurre gli oneri impropri in bolletta ha portato, infatti, per l'associazione, nei primi due trimestri del 2015 a riduzioni dei costi dell'energia elettrica tra il 5 e il 6%, che si sono tuttavia assottigliate nei mesi successivi. Per una famiglia di tre persone ne deriva un risparmio di circa 51 euro nelle spese per gas ed energia elettrica, mentre un'attività di ristorazione potrebbe arrivare pagare mille euro in meno e un albergo circa 3.000 euro in meno.

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