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Istat, aumentano le retribuzioni contrattuali: +1,2% ad agosto

L'incremento tendenziale è dell'1,7% nel settore privato e nullo nella pubblica amministrazione a causa del blocco dei contratti

ROMA. Ad agosto 2015 le retribuzioni contrattuali orarie sono invariate rispetto al mese precedente e aumentano dell'1,2% nei confronti di agosto 2014. Lo rileva l'Istat. L'incremento tendenziale è dell'1,7% nel settore privato e nullo nella pubblica amministrazione a causa del blocco dei contratti. I settori con la crescita maggiore delle retribuzioni sono: agricoltura (4,0 %), energia e petroli, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3%) e metalmeccanico (2,7%).

Sono 4,9 milioni i dipendenti in attesa del rinnovo contrattuale ad agosto, oltre uno su tre (38%). Lo comunica l'Istat precisando che, di questi, 2,9 milioni lavorano nella pubblica amministrazione. L'attesa media per i lavoratori con il contratto scaduto supera i quattro anni per l'insieme dell'economia (56,3 mesi) e i tre anni per il settore privato (39 mesi). I contratti in attesa di rinnovo sono 36 (dei quali 15 nel pubblico).

Consumatori, 4,5 anni per rinnovo contratti è record - I 53,6 mesi di attesa, in pratica 4 anni e mezzo, per il rinnovo dei contratti di lavoro rilevati dall'Istat rappresentano un "record storico", secondo l'Unione nazionale consumatori. L'Unc calcola che l'attesa è triplicata dal 2010 (+296,5%), quando si rinnovava in 14,2 mesi. "E' un record di cui dovremmo vergognarci. Rispetto ad un anno fa, i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono saliti del 75,9%", dice il segretario dell'Unc, Massimiliano Dona che chiede di ripristinare meccanismi automatici, come la scala mobile.

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