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Delrio: grazie alla flessibilità dell'Ue 5-6 miliardi per investimenti

No privatizzazione rete Fs, sì accise su benzina per lavori Anas

ROMA. «L' ultimo dato del Pil evidenzia la fragilità della crescita europea. Ed è bene che l'Europa abbia assunto il tema della crescita come prioritario perchè una comunità con 25 milioni di disoccupati non va lontano. In questo contesto nuovo, dopo aver già ottenuto la flessibilità per le riforme, possiamo avere un'ulteriore flessibilità sugli investimenti dell'ordine dei 5-6 miliardi. La trattativa con Bruxelles è in corso, ma ormai le regole ci sono ed è solo una questione di interpretazione». Lo afferma il ministro dei Trasporti Graziano Delrio in un'intervista al Sole 24 Ore in cui ribadisce il no alla privatizzazione della rete Fs e dice sì alle accise sui carburanti per stabilizzare le risorse Anas, come proposto da Armani.

Il rilancio degli investimenti passa dalla «messa a frutto del grosso lavoro amministrativo svolto in questi mesi», e da una nuova pianificazione che «definanzi quelle opere della legge obiettivo che non hanno funzionato e faccia posto invece alla manutenzione straordinaria delle reti, al potenziamento delle reti ferroviarie regionali e anche all'acquisto di treni e autobus», spiega Delrio. Il ministro evidenzia la necessità di un rilancio «industriale e non solo infrastrutturale» del Sud. «L'infrastruttura - osserva - non è un bene in sè ma deve essere funzionale al rilancio dell'industria, del turismo, dell'agro-alimentare», attraverso una «programmazione integrata». Nell'intervista Delrio ribadisce l'impegno per la riconferma dei crediti di imposta del 50% e del 65% per i lavori di recupero in casa e per l'efficientamento energetico: «sarebbe sbagliato interromperli ora. Dobbiamo far ripartire l'edilizia privata e non solo i lavori pubblici».

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