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Dal mare alla piscina, resiste in Sicilia la multiproprietà

Case da acquistare per un periodo dell’anno in zone di villeggiatura senza spendere troppo. In Sicilia piace alle famiglie con bambini

PALERMO. Resistono le multiproprietà, soprattutto in Sicilia. Con le rigide norme in fatto di burocrazia e le tante spese da affrontare non tutti posso permettersi una casa a San Vito lo Capo, Favignana, Marettimo, o Ustica.

Per questo le multiproprietà resistono e soprattutto in Sicilia trovano consensi. Una «vacanza globale - come spiega Baldassarre Genco, amministratore della Multi Erice s.r.l. -, che permette di trascorrere la vacanza in casa propria, con tutti i risparmi conseguenti e le facoltà connesse al diritto di proprietà, usufruendo di tutti i servizi offerti da un'organizzazione di tipo alberghiero. Circa il 97 per cento delle richieste - prosegue Genco - arriva per lo più famiglie con bambini, in cui il cui capo famiglia ha un età compresa tra i 30 e i 60 anni, con un reddito medio o medio-alto».
Si tratta di vera pianificazione, una spesa «programmata nel bilancio familiare». Il primo vantaggio è legato alla possibilità di acquistare un appartamento in residence solo per una settimana all'anno, evitando di pagare i costi di gestione, che vengono divisi fra tutti gli acquirenti. «Una volta acquistato il periodo di vacanza - fa notare Genco -, il cliente può utilizzare il diritto per sé o cederlo ad amici o parenti, affittarlo a terzi, rivenderlo o scambiarlo attraverso circuiti internazionali di scambio vacanza». Il risultato è una flessibilità totale. I prezzi variano in base alla zona, ai servizi offerti e alla stagionalità. Ciò su cui i «multiproprietari» sono molto attenti è l'ubicazione del villaggio, che deve essere facilmente raggiungibile e ben collegato. Le località di mare sono le più ambite. «In percentuale su 100 richieste di acquisto solo 20 riguardano città d'arte e località di montagna», sottolinea Genco.
E se si decidesse di non utilizzare la propria settimana? Nessun problema, sarà lo stesso circuito di riferimento a preoccuparsi di affittarla a terzi. Grazie al decreto legislativo 427/98, assorbito nel «codice del consumo» del 2005, che detta norme a tutela e garanzia degli acquirenti, poi, acquistare una multiproprietà è più sicuro che in passato, quando società poco serie utilizzando contratti poco trasparenti riuscivano a vendere immobili ipotecati o addirittura inesistenti. Oggi, invece, i servizi offerti sono i più disparati, per cercare di venire incontro alle diverse esigenze di ogni singolo membro della famiglia: ci sono piscine e campi da gioco, animazione per grandi e piccoli, fino alle escursioni per terra e per mare e al noleggio di mezzi di locomozione. Il valore dell'immobile aumenta col tempo. È facile poter rivendere o modificare la settimana scelta, così come optare per uno scambio in oltre 2500 villaggi sparti in tutti i continenti. Anche se «gli italiani - sottolinea Genco -, preferiscono investire quasi esclusivamente nella propria nazione».

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