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Federalberghi: "Nel 2014 fatturati e occupazione in calo"

Secondo il presidente nazionale Bernabò Bocca: "E' stato un anno a corrente alternata"

ROMA. «Il turismo italiano chiude i conti 2014 con le ulteriori flessioni dei fatturati e del numero degli occupati. È stato un anno a corrente alternata». Lo dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, al consuntivo annuale del sistema turistico-alberghiero. Preoccupa soprattutto la presenza della clientela italiana che rimane saldamente sotto i livelli del 2011. Regge la presenza degli stranieri.

«I turisti stranieri ancora una volta hanno confermato l'attaccamento al nostro Paese con una crescita dell'1,5% delle presenze in albergo - prosegue Bocca - consolidando un risultato pari a +6,8% negli ultimi tre anni, mentre la domanda italiana, pur in presenza di un timido segnale positivo (+0,6% nel 2014), rimane saldamente attestata sotto i livelli del 2011. La clientela straniera però - evidenzia - non si distribuisce omogeneamente su tutta la penisola e, di conseguenza, desta particolare preoccupazione la condizione di profonda sofferenza delle località che si rivolgono in prevalenza al mercato interno. La flessione dei lavoratori, inoltre, -aggiunge Bocca - si è attestata ad un -1,7%, frutto di un -3,2% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -0,2% di quelli a tempo determinato, a conferma del fatto che le imprese sono costrette a navigare a vista, private della possibilità di programmare gli investimenti e questo blocco si ripercuote inevitabilmente anche sulla consistenza degli organici».

I trend rilevati dal Centro studi di Federalberghi, trovano puntuale conferma in altri autorevoli osservatori come Bankitalia che, durante il periodo gennaio-ottobre 2014, ha registrato un +3,3% delle spese dei viaggiatori stranieri in Italia.

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