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Prestiti ai dipendenti, in Sicilia diecimila richieste in un anno

Non stanno meglio neanche i pensionati, se si pensa che l’anno scorso l’Istituto di previdenza ha concesso più di 11 mila cessioni del quinto ai pensionati siciliani

PALERMO. Famiglie siciliane nel baratro della crisi. In grave difficoltà economica non è più solo chi si trova senza un lavoro, disoccupato o chi è classificato come al di sotto della soglia di povertà, ma anche chi ha una posizione stabile.

A dimostrarlo i dati l’Inps Sicilia, che nel 2014 ha concesso oltre 10 mila prestiti richiesti da altrettanti dipendenti e impiegati pubblici. “Segno che anche in settori dapprima difficilmente lambiti dalla crisi le difficoltà stanno emergendo in modo profondo ed evidente”. A spiegare e commentare i dati è il direttore regionale dell’Inps, Maria Sciarrino, intervenuta stamattina a Ditelo a rgs e ospite in studio anche a Tgs.

La situazione poi si complica ancora di più se all’interno del nucleo familiare c’è un giovane cosiddetto “Neet” (da “Not in education or in Employment Training”), cioè ragazzi che non lavorano, non studiano e non fanno nemmeno uno stage e che in Sicilia rappresentano addirittura il 42,7%, contro la media del 27% (dati forniti dal Centro Pio La Torre). “Come tali – commenta Sciarrino -, non solo questa fascia di giovani non ha alcuna tutela, ma contribuisce altresì ad amplificare, sotto il profilo economico, le già evidenti difficoltà della famiglia”.

Non stanno meglio neanche i pensionati, se si pensa che l’anno scorso l’Istituto di previdenza ha concesso più di 11 mila cessioni del quinto ai pensionati siciliani. “Anche sotto questo dato possiamo parlare di un segno della crisi – conclude Sciarrino -. Si tratta in particolare di un’attestazione che noi, a tutela del pensionato, rilasciamo per verificare e certificare la quota massima di pensione che può essere utilizzata per pagare un prestito” .

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