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Concorsi sulla sanità in Sicilia, valide alcune graduatorie

Si potrà usare l’elenco del passato, se per legge non è scaduto. La Regione spiega che per i posti da coprire si dovrà analizzare ogni singolo caso

PALERMO. Ci sono posti vacanti nelle strutture sanitarie che potranno essere occupati attingendo a vecchie graduatorie: dall’Asp di Palermo spiegano che ci sono graduatorie di concorsi precedenti, ancora valide, che potranno essere usate dopo aver completato le procedure di mobilità. Per esempio quelle per anestesisti, pediatri e cardiologi. Mentre altre graduatorie non saranno utilizzabili e sarà necessario bandire nuovi concorsi. Gli uffici regionali spiegano che la questione è molto complessa e si dovrà analizzare ogni singolo caso. Dipende infatti da molti elementi. Intanto occorre verificare i criteri utilizzati per i precedenti concorsi.

Si potrà usare la vecchia graduatoria se è ancora valida secondo i termini previsti dalla legge e soltanto se coincide esattamente il tipo di specializzazione ricercata per il nuovo posto. Se per esempio serve una figura che possieda una particolare specializzazione per alcuni tipi di interventi, spiegano dalla Regione, e il vecchio concorso era per una figura generica, allora non si potrà usare la vecchia graduatoria. Comunque intanto si dovrà aspettare che ogni azienda sanitaria definisca la pianta organica in base alla nuova rete ospedaliera che sarà pubblicata venerdì sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia. Si dovranno assorbire poi gli esuberi di personale. Questo significa che se ci sono lavoratori in eccesso, questi dovranno essere impiegati in altre strutture dove mancano. Sarà quindi attivata la mobilità. Successivamente si potrà accedere alle graduatorie. Ce ne sono diverse bloccate dal 2012 per effetti del decreto Balduzzi che fermò le nuove assunzioni fino all’approvazione della rete ospedaliere che avrebbe definito l’effettivo bisogno di ogni figura professionale in ciascun ospedale.

Dall’Asp di Palermo spiegano che ci sono graduatorie valide per dirigenti medici nelle seguenti specializzazioni: Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza,; Medicina trasfusionale; Anestesia e rianimazione; Pediatria; Radiodiagnostica; Geriatria; Cardiologia; Ginecologia e Ostetricia; Organizzazione dei servizi sanitari di base; Ortopedia e traumatologia; Direzione medica di presidio ospedaliero; Igiene, epidemiologia e sanità pubblica; Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro; Neonatologia; Neuropsichiatria infantile; Psichiatria; Malattie Metaboliche e diabetologia; Odontoiatra; Farmacista di Farmacia territoriale; Biologo di Patologia Clinica; Fisico di Fisica sanitaria; Analista. E anche di Infermiere; tecnico sanitario di radiologia medica; ostetrico; tecnico di prevenzione ambienti e luoghi di lavoro; ortottista; tecnico sanitario di Laboratorio Biomedico e assistente sociale.

La legge prevede in generale che il 50 per cento dei nuovi posti debba essere coperto con i precari che hanno lavorato con contratti a tempo determinato e il restante 50 per cento ai concorsi. Inoltre ci sono alcune graduatorie che non valgono più perché sono cambiati alcuni criteri per la loro composizione. Per esempio quelle dei primari. Sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana la nuova normativa che prevede che per i direttori delle unità operative complesse ci siano nuove commissioni che saranno formate da primari sorteggiati dall’alba nazionale e pertanto provenienti anche da altre regioni.

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