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L’allarme del garante per il contribuente: in Sicilia cresce la voglia di evadere il fisco

La relazione di inizio anno di Salvatore Forastieri inviata al Parlamento, al governo e alla Regione

PALERMO. Aumenta in Sicilia la voglia di evadere il Fisco. La crisi economica più pesante che altrove spesso spinge anche i più onesti a non pagare le tasse. L'allarme è stato lanciato dal garante per il Contribuente in Sicilia, Salvatore Forastieri, nella relazione di inizio anno inviata al Parlamento, al governo e alla Regione siciliana. L'elevata pressione fiscale, la confusione normativa e la mancata semplificazione degli adempimenti fiscali, pesano moltissimo ai fini del miglioramento del rapporto tra gli uffici fiscali ed i cittadini, scrive Forastieri. I tanti problemi "incidono pesantemente sulla fiducia dei cittadini verso lo Stato e li inducono ad essere diffidenti verso il fisco ed a tentare di difendersi anche attraverso l'evasione".

L'attività repressiva è sicuramente indispensabile, "ma prima ancora occorre mettere in grado il cittadino di potere adempiere ai propri obblighi fiscali in maniera semplice e chiara". L'anno scorso il Garante del Contribuente in Sicilia ha ricevuto e istruito 466 istanze di rettifica degli accertamenti fiscali, definendone 382 (131 accolte e 251 respinte). Per la maggior parte istanze di autotutela tributi erariali, autotutela tributi locali, riscossione e rimborsi.

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