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Allarme rincari: il 2015 comincia sotto il segno del 'caro auto'

Codacons denuncia rialzi per pedaggi.

ROMA. Il 2015 inizia sotto il segno del 'caro auto', secondo i consumatori infatti l'anno appena cominciato non trascorrerà senza conseguenze sulle tasche degli automobilisti. Nonostante i ribassi su benzina e gasolio, tra pedaggi, bolli e multe gli italiani si ritroveranno a spendere di più.  A fare i calcoli è il Codacons che per l'ingresso in autostrada stima un aumento medio dell'1,32%. Percentuale che coincide con quella già annunciata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, secondo cui l'adeguamento tariffario è tra le misure «necessaria» per uscire dalla recessione. Il Codacons mette in fila tutti i diversi rialzi per chi si mette alla guida: oltre ai pedaggi, novità toccheranno le multe. Una «stangatina» per l'associazione a tutela del consumatore, che riguarderà le «violazione del Codice della strada, i cui aumenti entreranno in vigore il prossimo 10 gennaio».

L'adeguamento biennale degli importi delle sanzioni porterà, spiega, «a pagare lo 0,8% in più rispetto allo scorso anno». Non solo, aggiunge il Codacons, nel 2015 «torna il bollo per le auto storiche, che interesserà tutti i possessori di automobili e moto la cui età è compresa tra i 20 e i 29 anni». Ecco che il Codacons già elegge la categoria degli automobilisti come la più «tartassata» d'Italia. «Basti pensare, ricorda il presidente Carlo Rienzi, che nel 2014 i costi per il mantenimento di una vettura hanno raggiunto i 4.500 euro, ovvero il 25% del reddito di una famiglia media».  Insomma i consumatori non sembrano affatto rincuorati dallo scampato pericolo: il primo gennaio non ci sarà alcun aumento delle accise sui carburanti. Rincaro che era previsto dalla clausola di salvaguardia inserita nel decreto Imu del 2013. La confermare sull'assenza del rialzo arriva da fonti del Tesoro, che, tornando ai pedaggi, ricordano come l'adeguamento sia comunque al di sotto dell'inflazione programmata per il settore. Soprattutto il ministero guidato da Maurizio Lupi, chiarisce come insieme al Mef sia stato ritenuto «obiettivo prioritario di interesse pubblico l'adozione di ogni misura idonea a consentire il superamento dell'attuale negativa congiuntura economico-finanziaria e considera la calmierizzazione degli adeguamenti tariffari per l'anno 2015, entro l'1,5%, una misura necessaria» per centrare i target. Il capitolo 'autò non sarà però l'unico a subire novità, Federconsumatori e Adusbef hanno già calcolato che il 2015 portacon sè un 'salassò complessivo, tra prezzi e tariffe, di 677euro.

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