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Il ministro a cena per poveri: "In Italia in 6 milioni in povertà alimentare"

Con Maurizio Martina c'era anche il sindaco di Torino, Piero Fassino. "Fino al 2020 abbiamo approvato un piano di sostegno alimentare con oltre 400 milioni di fondi europei"

TORINO. In Italia «6 milioni di persone che soffrono di povertà alimentare, tra questi oltre 400 mila bambini. Le cifre danno il segno di quanto sia grave il problema». Così il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, cameriere per una sera a Torino alla cena di gala per 1.000 poveri invitati dal Banco Alimentare. «Siamo a Torino - ha detto - a testimoniare che il Governo c'è. Abbiamo distribuito proprio nelle scorse settimane circa 65mila tonnellate di alimenti che attraverso gli enti caritativi e lo straordinario lavoro dei volontari arrivano sulle mense o nelle case di chi ha più bisogno. Fino al 2020 abbiamo approvato un piano di sostegno alimentare con oltre 400 milioni di fondi europei e 70 milioni di risorse messe dallo Stato». «Non basta - ha aggiunto Martina - e proprio per questo nella Legge di Stabilità abbiamo stanziato ulteriori 12 milioni per altri acquisti di cibo. Siamo al lavoro anche sul fronte della lotta agli sprechi alimentari, che potrebbero essere recuperati virtuosamente per l'assistenza ai poveri. Solo in Italia si gettano nella spazzatura 10 miliardi di euro di alimenti».

Mille poveri ospiti di una cena di gala preparata da chef stellati, serviti a tavola da squadre di volontari, con qualche cameriere speciale: il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il sindaco di Torino e presidente dell'Anci Piero Fassino, l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia. L'iniziativa questa sera nel capoluogo piemontese, dove la crisi economica non allenta la morsa.

Il Banco Alimentare ha organizzato al 'Pala Alpitour', uno degli impianti ereditati dalle Olimpiadi Invernali del 2006, la 4/a edizione di «Cena a 1.000». A tavola 1.000 invitati, poveri da tanti anni e nuovi poveri, scelti dalle 70 strutture caritative che operano in Piemonte. «Abbiamo voluto andare oltre il lavoro quotidiano che si svolge al Banco Alimentare - spiega il presidente Salvatore Collarino - in questi giorni di festa vogliamo condividere con le persone meno fortunate un momento di festa per farle sentire accolte e degne di potere gustare una cena bella, curata non solo nel cibo, ma anche nell'allestimento, in un clima di serenità e di gioia».

A preparare il menù (boccone di baccala, risotto, brasato di manzo al vino rosso, tortino di ricotta) quattro chef selezionati dall'associazione Chic (Charming Italian Chief): il presidente Marco Sacco (due stelle Michelin), Andrea Alfieri, Andrea Ribaldone e Ivano Ricchebono (una stella Michelin). La società SetUpLive ha offerto l'utilizzo gratuito del Pala Alpitour, un pool di aziende ed associazioni ha sostenuto l'iniziativa o fornito gratuitamente i prodotti per la cena. «Sono 6 milioni - ha osservato il ministro Martina - gli italiani che soffrono di povertà alimentare, tra questi oltre 400 mila bambini. Per questo siamo a Torino a testimoniare che il governo c'è: proprio nelle scorse settimane abbiamo distribuito 65 mila tonnellate di alimenti; fino al 2020 abbiamo approvato un piano di sostegno con oltre 400 milioni di fondi europei e 70 milioni messi dallo Stato. Non basta: nella Legge di Stabilità abbiano stanziato ulteriori 12 milioni per altri acquisti di cibo: una goccia nel mare, ma un impegno preciso che abbiamo rispettato. Molto resta ancora da fare contro lo spreco alimentare, ma la Carta di Milano è un ottimo strumento di lavoro». Il ministro, infine, ha ricordato come la lotta alla povertà alimentare sarà uno dei grandi temi di Expo 2015.

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