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Agricoltura, la Coldiretti: raccolti ai minimi, crolla la produzione

Quest’anno la peggiore vendemmia degli ultimi 60 anni, scende sotto le 300 mila tonnellate la produzione di olio. Minimo storico anche per l’ortofrutta

PALERMO. Crolla la produzione degli alimenti Made in Italy alla base della dieta mediterranea che fanno segnare un calo che va dal 35 per cento per l'olio di oliva al 15 per cento per il vino, fino al 4 per cento del grano duro destinato alla pasta. Cala anche il raccolto di ortofrutta sotto gli effetti del maltempo. Gli italiani, però, fanno registrare acquisti da primato proprio per il vino (38 litri a persona all'anno), per l'olio di oliva (12 chili a persona all'anno) e per i pomodori trasformati con circa 35 chili per persona all'anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, che traccia il bilancio agricolo dell'anno che è stato sconvolto da un andamento climatico anomalo con un conto sulle tavole degli italiani da 2,5 miliardi tra calo produttivo, maggiori costi per la difesa della colture e stravolgimento nei consumi. Il maltempo influirà anche sulla qualità.

Vendemmia: la peggiore dal ’50

Quest'anno la peggiore vendemmia degli ultimi 60 anni Secondo Coldiretti, la vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri. L'andamento dei raccolti in Italia influenza anche i risultati produttivi a livello internazionale. La produzione mondiale di vino si dovrebbe attestare nel 2014 a 271 milioni di ettolitri con un calo del 6 per cento e il sorpasso della Francia che con 44 milioni di ettolitri torna a diventare il primo produttore mondiale davanti all'Italia.

Produzione dell'olio vin caduta libera

La produzione italiana di olio di oliva è crollata attorno alle 300 mila tonnellate. Il Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi) che ha stimato un calo della produzione mondiale del 19 per cento per circa 2,56 milioni di tonnellate, per effetto anche del dimezzamento dei raccolti in Spagna, che resta il Paese che ne produce di più.

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