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Sigarette da "rollare", aumenta
il consumo tra risparmio e moda

ROMA. Moda dilagante quella delle sigarette da "rollare". Se 30 anni fa, infatti, era roba da "fricchettoni", adesso srotolare la cartina, infilare il filtrino, sistemare il tabacco e "girarsi" sta diventando sempre più un'abitudine. Un dato che sta avendo delle ripercussioni anche a livello economico. Dal 2005 al 2013, infatti, le vendite del tabacco nei pacchetti sono cresciute del 393 per cento. A dirlo è il rapporto annuale sul Fumo dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di Sanità. "Va detto che le vendite di 'trinciato', come lo chiamano gli esperti del settore, rappresentano ancora una piccola frazione del totale del mercato. Le sigarette, cioè, continuano a dominare. Ma mentre negli ultimi dieci anni il loro consumo è calato del 20 per cento, quello del tabacco sciolto è in ascesa costante", commenta Roberta Pacifici, direttore
dell’Osservatorio. Rispetto al classico pacchetto di sigarette, è evidente anche il risparmio. Se un pacchetto da venti sigarette costa in media 3,90 euro (possono arrivare a costare anche più di cinque euro), uno di tabacco ne costa 2,70 euro e di sigarette se ne possono "rollare" anche
50. Se poi al risparmio si affianca anche la mania dei più giovani di "rollare", il gioco è fatto. Sempre secondo la ricerca dell’Istituto superiore di Sanità, nel giro di un anno il consumo di tabacco è raddoppiato. Nel 2013 i "roller" abituali erano il 9,6 per cento degli undici milioni e 300mila fumatori italiani. Meno di dodici mesi dopo il dato è schizzato al 18 per cento.

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