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Cottarelli: possibili 20 miliardi di tagli

CERNOBBIO. L'individuazione di 20 miliardi di tagli per la prossima Legge di Stabilità non è una missione impossibile. Bisogna anzi andare oltre. Prevedere altre tappe, ''come in una corsa a staffetta''. Allargare l'orizzonte oltre il 2015. ''In questo contesto i 1.000 giorni sono il tempo giusto''.     
Il commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli, spiega la sua strategia a imprenditori e finanzieri riuniti a Cernobbio per il Forum Ambrosetti. Abito scuro, parla felpato ma tagliente. Promette misure ancora più pungenti per gli amministratori che devono realizzare i risparmi. Con ''verifiche delle cose fatte e anche sanzioni''. Già, perchè uno dei nodi del Belpaese è proprio la concreta attuazione delle norme che si approvano, che talvolta sono troppe e rischiano di trasformarsi in ''colli di bottiglia''. Lo stile è completamente diverso dall'irruenza con cui poco dopo il presidente Fiat Sergio Marchionne lancia il suo j'accuse a un'Italia di ''gattopardi''. Ma suona come musica per le orecchie degli imprenditori alle prese con le inefficienze del sistema Paese. Anche perchè -spiega - è una strada obbligata: ''La globalizzazione infatti impone di mantenere le tasse sotto un certo livello''. E se non si può tassare bisogna tagliare le spese. E' un intervento da tecnico, ma - per i contenuti - appare anche come un segno di ricucitura rispetto alle richieste del premier Matteo Renzi. A cominciare dall'entità della manovra per arrivare al giudizio sui tempi necessari per attuare una vera spending. ''Tagli per 20 miliardi? - si chiede da solo davanti alla platea di Cernobbio - Io credo sia possibile farli visto che si parte da una base di spesa primaria di 700 miliardi. Anzi bisogna andare ben oltre, guardare oltre il 2015. In questo contesto i 1.000 giorni sono tempo giusto''.     Cottarelli individua però criticità nell'attuazione del riordino della spesa. Serve volontà politica, ma anche che si diffonda tra i singoli amministratori la consapevolezza che vanno fatte scelte qualitative sulla spesa. E' questa la spending review. Che però deve prevedere anche ''meccanismi di controllo ed eventualmente di sanzioni''. Cottarelli racconta di aver spedito 200 lettere ad altrettante amministrazioni locali per chiedere dell'applicazioni di norme per l'acquisto dei beni centralizzato. ''Alcuni si sono arrabbiati - ha detto - invece è una cosa normale. I Comuni non devono prenderle come se dubitiamo di quello che hanno fatto''.     
L'attuazione delle norme è uno dei problemi. Ma anche la bulimia normativa. ''Bisogna cercare di non creare colli di bottiglia'', dice con riferimento all'approvazione di troppe norme che poi rendono difficile l'approvazione. Del resto per descrivere la Spending Review Cottarelli usa la metafora della corsa per dire che non bisogna guardare troppo a breve e nemmeno troppo lontano, ma prevedere una progressione di misure. ''Non e' uno sprint - dice - e non è nemmeno una maratona. Piuttosto e' una corsa a staffetta''. Il rischio è che si trasformi ad una corsa a ostacoli.

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