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Cassa integrazione, ancora emergenza in Sicilia

I dati elaborati dall’Osservatorio della Cgil. Insufficiente il miliardo e 720 milioni del governo. Nell’Isola coinvolti più di 26 mila lavoratori. Pochi soldi a disposizione e rispetto all’anno scorso si registra un calo del 35,46%. In aumento il ricorso alla mobilità

PALERMO. Dall’inizio dell’anno ad ora sono 650 milioni le ore di cassa integrazione autorizzate in Italia, quasi 16 milioni in Sicilia con una stima di 26.263 lavoratori coinvolti nell’isola su un milione e 55 mila nel Paese. I dati sono dell’Osservatorio nazionale della Cgil che mette in luce la preponderanza della cassa integrazione in deroga sugli altri strumenti (cassa integrazione ordinaria e straordinaria).
I dati elaborati dal sindacato mettono in luce anche un calo del numero di ore autorizzate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La flessione, a livello nazionale, è pari al 7,78 per cento; in Sicilia sale invece a un - 35,46 per cento. Segno che la coperta di oltre un miliardo e 720 milioni assegnati dal governo (400 dei quali immediatamente sbloccati)per cassa integrazione e mobilità è troppo corta mentre aumenta il ricorso ad ammortizzatori sociali come la mobilità, il cui presupposto (contrariamente alla cassa integrazione) è l’interruzione del rapporto di lavoro. In materia di cassa integrazione in Sicilia la parte del leone la fa la cassa in deroga, misura individuale riservata a chi non può più accedere all’ordinaria o alla straordinaria: da gennaio a luglio le ore autorizzate sono state 6.429.644, con una flessione del 39,54 per cento rispetto allo scorso anno. Per la cassa ordinaria, concessa per un periodo compreso fra 3 e 12 mesi e legata a difficoltà temporanee dell’azienda, in Sicilia sono state autorizzate dall’inizio dell’anno 4.067.228 ore. Altre 5.471.135 sono invece le ore autorizzate nell’Isola per la cassa integrazione straordinaria, concessa per un massimo di 24 mesi quando l’azienda o il settore merceologico sono in crisi ed è impossibile la ripresa dell’attività.
Secondo le stime della Cgil questo numero di ore di cassa integrazione corrisponderebbe a una media di 26.263 coinvolti. Attraverso le stesse cifre la Cgil stima che i lavoratori a zero ore di cassa integrazione siano in Sicilia oltre 13 mila, quasi 528 mila in tutta Italia.
Nell’Isola, cassa integrazione straordinaria e in deroga riguardano maggiormente i settori della meccanica (un milione 413.751 le ore di cigs e un milione 762.399 le ore di cigd autorizzate nel 2014), del commercio (con un milione 126.363 di ore di straordinaria e tre milioni 567.696 le ore in deroga autorizzate)e dei trasporti e delle comunicazioni (un milione 466.375 le ore di cigs e 65.447 le ore di cigd). Sempre in tema di cassa straordinaria e di cassa in deroga, la provincia che registra il maggior numero di ore autorizzate è Palermo, con 6 milioni e quasi 400 mila ore: la cassa straordinaria cresce, rispetto all’anno precedente, quasi del 20 per cento; quella in deroga di poco più del 10 per cento.
Sessantuno le aziende (con un totale di 287 unità operative) che dall’inizio dell’anno hanno fatto ricorso ai decreti di cassa integrazione straordinaria: la maggior parte (28, 13 delle quali in provincia di Catania) hanno attivato i contratti di solidarietà; altre 21 hanno dichiaratolo stato di crisi aziendale. Cinque quelle che stanno affrontando processi di riorganizzazione, due di ristrutturazione. Altre cinque invece hanno precedure concorsuali come l’amministrazione controllata, la liquidazione coatta, il concordato preventivo. La maggior parte delle aziende che ha fatto ricorso a questi decreti sono di Catania (22 sul totale di 61), altre undici sono nel Palermitano.


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