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Eni, accordo sindacati-azienda sulla raffineria di Gela

ROMA. Le organizzazioni sindacali e l'Eni hanno trovato un accordo sulla raffineria di Gela durante il tavolo convocato oggi al ministero dello Sviluppo, dopo che ieri si erano rotte le trattative. Lo si apprende da fonti sindacali.
Il ministro allo Sviluppo Economico, Federica Guidi, nella tarda serata di ieri, dopo la rottura delle trattative, aveva riconvocato le parti. Il piano industriale illustrato dall’Eni, che prevede la riconversione della raffineria di Gela, ieri sera non era stato ritenuto credibile dai sindacati i quali hanno chiesto all’Eni, per proseguire il confronto, di procedere al riavvio almeno di una delle tre linee di produzione del sito di Gela.
Il protocollo di intesa firmato oggi rimuove le basi dello scontro tra azienda e sindacati: nel verbale si legge infatti che le parti riconoscono la validità degli accordi sottoscritti nel 2013 e nel 2014 relativamente ai siti di Gela e Porto Marghera e l'azienda si è impegnata ad avviare il processo di manutenzione e deve garantire la conservazione degli impianti e il ripristino dell'efficienza operativa della linea 1 anche attraverso il coinvolgimento dell'indotto. Le parti sono d'accordo per iniziare ora un nuovo confronto sulla politica del gruppo per arrivare ad un nuovo accordo sulle prospettive industriali di Eni. Il prossimo incontro si dovrà tenere entro il prossimo 15 settembre, sempre al Ministero dello Sviluppo Economico.

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