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Saldi estivi al via dal 5 luglio, Sicilia in anticipo

Previsti fino al 15 settembre, con sconti iniziali del 30-40 per cento. Federconsumatori: confrontate sempre i prezzi, diffidate delle percentuali eccessive

PALERMO. Dal prossimo 5 luglio scatta la corsa ai saldi estivi. La Sicilia parte con un paio di giorni di anticipo rispetto ad altre regioni, ma c'è il rischio che la massiccia campagna, partita un mese fa, di sms ammiccanti, sconti alla cassa del 30 per cento e inviti ai clienti più affezionati abbia eroso l'aspettativa dei consumatori. Un rischio che, secondo il presidente di Federmoda Palermo, Patrizia Di Dio, «potrebbe anche non manifestarsi, visto che le vendite della stagione a prezzo pieno si sono mantenute abbastanza basse. C'è un vasto assortimento di taglie e di colori». Un motivo in più che far ben sperare i commercianti, che segnalano un'aspettativa alta da parte dei consumatori. E così pure un'innalzamento della fiducia. «Le stime indicano che ci sarà un incremento di vendite durante i saldi rispetto al 2013 - continua Di Dio - anche se siamo in un periodo abbastanza fragile per le famiglie». Con la crisi che morde le caviglie dei consumatori, la caccia allo sconto sembra l'unica via d'uscita per chi vuole mettere qualcosa nell'armadio.
La regola del primo sabato di luglio per l'inizio dei saldi estivi è stata accolta favorevolmente dalle associazioni di categoria. Ma sull'argomento vendite promozionali c'è ancora una discussione aperta. «Sarebbe utile introdurre libere promozioni per l'intero anno- conclude la leader di Federmoda Palermo -, per lasciare al commerciante la scelta di vendere applicando sconti secondo una logica da imprenditore. Perché se poi assistiamo alla vendite fidelizzate con scontistica, a quelle scontate dalla rete, agli outlet, a perderci è solo chi segue le regole». Al momento, le vendite promozionali sono ammesse in due periodi dell'anno: da febbraio al 15 maggio e da agosto al 15 novembre.
Tornando ai saldi, quelli estivi sono come un fuoco di paglia. Anche se dureranno fino al 15 settembre, nel giro di due settimane raggiungeranno il picco massimo. E proprio nel primo periodo, le percentuali di sconto oscilleranno tra il 30 e il 40 per cento. Successivamente le percentuali aumenteranno fino al 50-60 per cento. Secondo Confimprese, «pur essendo un rito quasi irrinunciabile da parte dei consumatori, i saldi estivi non muovono grossi volumi di fatturato e hanno meno appeal rispetto a quelli invernali, dove i capi hanno prezzi più elevati - dice Giovanni Felice, presidente regionale di Confimprese - Comunque, speriamo che la stagione dia un risultato positivo per il mercato».
Tante saranno le occasioni per fare affari, sarà anche possibile comprare in saldo prodotti che prima erano considerati come beni rifugio, cioé i gioielli. E questo la dice lunga sulla sofferenza che sta attraversando il commercio. «I saldi sono l'occasione per far innalzare i consumi - dice Linda Vancheri, assessore regionale alle Attività produttive - in un momento in cui la fiducia dei consumatori è aumentata. Ad incidere è stata anche la manovra del governo nazionale, che ha inserito 80 euro in più in busta paga, una piccola somma che sicuramente inciderà positivamente sulla capacità di spesa delle famiglie. Sulle regole del settore, invece, stiamo seguendo l'evolversi delle novità che il governo nazionale vuole introdurre in fatto di orari. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo alle innovazioni, che condivideremo con le associazioni di categoria».
In periodo di saldi è vietato distrarsi. I consigli utili arrivano dalle associazioni dei consumatori. «Confrontate sempre i prezzi - dice il presidente regionale di Federconsumatori, Lillo Vizzini -, diffidate dai saldi con percentuali eccessive, controllate che nelle etichette ci siano indicati il prezzo intero, la percentuale di sconto e il prezzo scontato; conservare lo scontrino per cambiare capi non conformi. Al primo dubbio, contattate le associazioni dei consumatori».

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