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Uiltucs: salvi 37 lavoratori di Unifidi imprese Sicilia

PALERMO. Salvi 37 lavoratori di Unifidi imprese Sicilia, società legata alla Cna, la confederazione nazionale dell’artigianato. L’ente, nato per agevolare l’accesso al credito delle imprese, aveva annunciato la procedura di mobilità per i dipendenti ma l’intervento dei sindacati ha permesso di scongiurare i licenziamenti. Così presso il centro per l’impiego di Palermo è stato siglato l’accordo che prevede i contratti di solidarietà per tutto il personale. “Adesso – dice Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – auspichiamo che nel 2014 si possa realizzare il recupero necessario a garantire il contratto pieno ai lavoratori”.

LA REPLICA DI GIOVANNI SCOLLO, DIRETTORE GENERALE UNIFIDI IMPRESE SICILIA. Le forti criticità che hanno caratterizzato l’ultimo triennio del sistema dei confidi, e che sono state generate dal “credit crunch” da parte del sistema bancario e dall’incremento delle partite in sofferenza, hanno indotto il Consiglio di Amministrazione ad avviare un piano di contenimento dei costi che ha riguardato anche il personale. In particolare lo strumento individuato con il consenso dei lavoratori, delle Organizzazioni  Sindacali e con il contributo della stessa CNA Sicilia è un contratto di solidarietà: un ammortizzatore sociale “flessibile” peraltro da utilizzare in maniera esigua. La procedura di mobilità avviata nel mese di marzo non prevedeva alcun "intervento salvifico" da parte di alcuno dei soggetti interessati. Unifidi Imprese Sicilia, in riferimento alle dichiarazioni del segretario regionale della Uiltucs-Sicilia, avrebbe apprezzato una comunicazione più responsabile che lasciasse da parte un inutile e fuorviante protagonismo.

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