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Banca Mondiale: in Italia 4 mesi per ottenere l’allacciamento alla luce

ROMA. In Italia ci vogliono più di 4 mesi per ottenere l'allacciamento all'elettricità e sette per avere un permesso edilizio. Sono dati della Banca mondiale, contenuti nel rapporto 'Doing Business 2014', che il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha citato in un documento alla Commissione per la Semplificazione per spiegare come gli oneri amministrativi rendano difficile fare impresa. L'Italia, ha aggiunto, "si colloca al 65/mo posto nella classifica dei Paesi in cui è più facile fare attività di impresa".
 Lo studio, si legge nella relazione di Pitruzzella, evidenzia le enormi differenze che sussistono tra gli Stati più avanzati, come la Nuova Zelanda, in cui l'avvio di un'attività d'impresa richiede una sola procedura, che dura mezza giornata ed è a costo zero, e quelli più arretrati in cui un'impresa deve invece attendere 208 giorni. In Italia, la durata media delle procedure per avviare un'impresa (se si escludono i tempi necessari per ottenere una concessione edilizia) è di circa 6 giorni, ma i costi continuano ad essere molto alti. Se nel nostro Paese per avviare un'impresa sono necessari gli stessi tempi degli Stati Uniti, il costo sul reddito pro capite nazionale lordo è del 13% più alto; è, inoltre,  richiesto un capitale minimo pari al 9,8% del reddito pro capite nazionale lordo, contro lo zero degli Stati Uniti, della Germania, della Gran Bretagna e della Francia.    Un imprenditore italiano impiega poi 269 ore per pagare le tasse e la tassazione incide in misura pari al 65,8% sul suo profitto, contro il 34% della Nuova Zelanda e della Gran Bretagna, il 39% dell'Olanda e della Finlandia e il 46% della Germania. L'alto livello di tassazione colloca l'Italia al 138° posto nella classifica mondiale relativa a tale parametro, con un peggioramento di 3 posizioni rispetto al 2013. Per ottenere l'allacciamento all'elettricità in Italia si devono attendere più di 4 mesi (124 giorni), a fronte di 2 settimane in Germania, 3 a Singapore e 2 mesi in Francia. Se, poi, è necessario un permesso edilizio la situazione si complica notevolmente: 11 sono le procedure da attivare, più di 7 i mesi da attendere, con un costo pari al 186,4% del reddito pro capite nazionale lordo.    
Nonostante l'Italia abbia guadagnato 8 posizioni rispetto al 2013, resta ampio il gap che la separa da Gran Bretagna (10°), Germania (21°) e Francia (38°). Di un certo rilievo è anche la distanza dell'economie dell'area euro rispetto a quelle di Singapore, Hong Kong, Nuova Zelanda e Stati Uniti, che si collocano ai primi 4 posti della classifica Doing Business 2014. "I dati della Banca Mondiale - commenta il presidente dell'Antitrust - mettono in luce come le differenze in termini di tempi e costi si traducano in freni alla nascita di nuove aziende e, per tale via, in ostacoli alla crescita: se l'austerità si è resa necessaria per ridurre la spesa pubblica, ora bisogna puntare sullo sviluppo del settore privato, che deve essere reso più efficiente e competitivo".

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