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Letta: impariamo a spendere meglio le risorse per il Sud

ROMA. «Il Mezzogiorno non ha davvero più bisogno di proclami», ma «soprattutto di due cose: politiche adeguate e una classe dirigente responsabile». Lo scrive il premier Enrico Letta in una lettera alla Gazzetta del Mezzogiorno in cui anticipa parte del discorso che terrà oggi all'inaugurazione della Fiera del Levante. Fra tutti sottolinea che le risorse per il Sud «ci sono», quel che manca è la «capacità di spenderle».


Gli «interventi concreti» che il governo finora ha varato, spiega il presidente del Consiglio, «ci dicono che la retorica per cui non ci sono risorse è falsa, oltre che autolesionista». «Le risorse ci sono: il nuovo piano industriale 2013-2015 della
Cassa Depositi e Prestiti può mobilitare nuovi investimenti fino a 95 miliardi di euro e, per volontà del Governo, per la prima volta cita in modo esplicito il Mezzogiorno. Quanto ai fondi europei, nonostante le accelerazioni degli ultimi mesi, è stata spesa meno della metà delle risorse dell'Obiettivo Convergenza 2007-2013».


Scuola, disoccupazione giovanile, valorizzazione dei beni culturali sono tre nodi per il rilancio del Mezzogiorno e sui quali, evidenzia il premier, sono stati varati interventi.
«Prima di tutto viene la scuola - spiega il presidente del Consiglio ricordando il decreto varato luned scorso -: senza vincere la sfida educativa, i divari culturali, istituzionali ed
economici non saranno mai superati». Secondo punto «la cultura e la valorizzazione dei "tesori" di cui disponiamo, rendendoli finalmente fruibili per tutti»: «per questo abbiamo dato una svolta a Pompei, affidando poteri reali a un direttore generale che dovrà definire le emergenze, assicurare lo svolgimento della gare, migliorare la gestione del sito e delle spese».


La lotta alla disoccupazione, aggiunge, è partita «dai 794 milioni stanziati per abbattere le tasse per chi assume giovani a tempo indeterminato».

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