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Benzinai, stop allo sciopero: impianti riaperti

ROMA. Le organizzazioni sindacali dei gestori hanno deciso di sospendere lo sciopero sulle tratte autostradali riaprendo gli impianti già dalle 6.00 di stamattina. Dopo l'appello dell'Autorità per gli scioperi, i sindacati hanno infatti riconosciuto al Garante «il valore politico della coraggiosa iniziativa assunta».

«Il forte ruolo di moral suasion nei confronti del Governo e la riapertura del negoziato imposto ai petrolieri ed ai concessionari presso l'Autorità per supplire all'inerzia ed all'indifferenza del Ministero. Sono questi - affermano in una nota Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Anisa-Confcommercio - gli elementi scritti, a chiare lettere, nel documento formale reso pubblico dalla Commissione di Garanzia sullo sciopero, al termine del lungo incontro con compagnie petrolifere e concessionari autostradali che le organizzazioni di categoria dei gestori riconoscono contenere uno straordinario valore politico». Secondo le organizzazioni, «la Commissione si fa carico, quindi, di certificare la correttezza e la fondatezza della denuncia avanzata dalla Categoria, oltrechè lo stato di vera e propria emergenza del settore, costringendo compagnie petrolifere e concessionari a spostare direttamente presso l'Autorità la trattativa decisiva». Si tratta di una iniziativa «assolutamente inedita e coraggiosa che intendiamo valorizzare nel modo più inequivocabile e tangibile. Certi che - prosegue la nota - la medesima Commissione sappia fare adeguato tesoro dell'apertura di credito che la categoria le dimostra in un momento tanto drammatico per la sua attività e per le migliaia di posti di lavoro in gioco». I gestori chiedono quindi che «gli impegni dichiarati siano questa volta convertiti immediatamente in fatti concreti sia sul piano economico che su quello contrattuale, a cominciare dal subitaneo ritiro delle lettere di disdetta dei contratti inviate in questi giorni dalla compagnie ai gestori. Pronti ad inasprire, fin dalle prossime settimane estive, i termini di una vertenza vitale, nel caso in cui ciò non dovesse accadere».

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