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Imprese, Crocetta: "Quelle con sedi altrove pagheranno le tasse in Sicilia"

Raggiunto accordo col governo nazionale. Chi opera nell'Isola, dunque, pagherà le imposte direttamente alla Regione. "Un provvedimento - si legge in una nota del governatore - approvato sulla base delle buone prassi di bilancio che il governo siciliano ha avviato"

PALERMO. «Da oggi le imprese che operano in Sicilia pagheranno le tasse in Sicilia. Uno dei sogni dei padri dello Statuto siciliano e degli autonomisti trova attuazione su proposta della regione siciliana». Lo dicono in una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e l'assessore regionale all' Economia Luca Bianchi, dopo l'accordo col governo nazionale.

«Il Governo nazionale - aggiunge Crocetta - ha approvato all'unanimità il provvedimento sulla base delle buone prassi di bilancio che il governo siciliano ha avviato, attraverso le azioni di spending review, i tagli delle province, delle partecipate, la revisione di spesa per gli assessorati, il taglio del salario accessorio, la chiarezza dei conti, quindi, sulla base dell'azione di buon governo che la Sicilia sta portando avanti». «Il governo siciliano e i siciliani tutti, ringraziano il governo nazionale per il riconoscimento di un diritto e - afferma il governatore - utilizzeremo nel miglior modo possibile la fiducia che ci viene data, portando avanti con giustizia le politiche di rigore senza massacro sociale, sostenendo le imprese e i poveri. Da oggi inizia una pagina nuova per la Sicilia, la sfida di cominciare a farcela da soli, con l'orgoglio di essere siciliani, mettendo a posto i conti e sviluppando l'economia».

«La Sicilia - continua Crocetta - non vuole vivere di assistenzialismo e parassitismo, vuole vivere con le proprie risorse e questo cambia la prospettiva totale e inverte la tendenza politica di oltre 50 anni. Siamo orgogliosi, felici, insieme a tutti i siciliani, di festeggiare una rivoluzione che continua e che è in corso in Sicilia. Questo è merito di tutti i siciliani. Il modello Sicilia è siciliano, è fatto dai siciliani e ce la faremo a fare divenire la nostra regione, una delle più sviluppate d'Europa, ma anche una regione che diventa un simbolo sul piano dei diritti civili, della lotta alla mafia, della trasparenza, dando impulso a una rivoluzione culturale che mette al centro anche i soggetti deboli».  Crocetta conclude rivolgendo un grazie «al presidente del Consiglio e a tutti i ministri ed in particolare al ministro Grilli ed al dirigente Fabrizia La Pecorella. Grazie al ministro Barca per il decreto sui fondi Fas, approvato nella seduta di Governo di oggi».


BIANCHI: "ORA C'E' UN FEDERALISMO FISCALE COMPETITIVO".
Una cinquantina di milioni all'anno, che però nel 2008 erano duecento e che sono diminuiti per colpa della crisi economica: è questo, secondo l'assessore regionale al Bilancio della Sicilia Luca Bianchi, l'impatto sulle casse regionali dell'applicazione dell'art. 37 dello Statuto. Tuttavia, spiega Bianchi all'ANSA, la "vittoria" più rilevante è, secondo l'esponente della Giunta Crocetta, "la possibilità di poter attuare in Sicilia un federalismo fiscale competitivo".

"E' difficile - spiega Luca Bianchi - fare una valutazione adesso sull'impatto. In una fase di crisi come quella che stiamo attraversando, l'applicazione dell'articolo 37 ha un valore basso rispetto a quello che aveva alcuni anni fa. Nel 2008, ad esempio, valeva circa 200 milioni all'anno, mentre oggi lo stimiamo intorno ai cinquanta milioni". Il che vuol dire, per il bilancio 2013, un impatto "di qualche decina di milioni".

"Ma noi - aggiunge - puntiamo sulla prospettiva. Ora si realizza l'autonomia regionale in una logica di responsabilità. Possiamo attuare una politica economica e fiscale, possiamo attrarre investimenti a costo zero e lanciare politiche fiscali alternative ed anche forme di esenzione. Insomma, per la Sicilia adesso si realizza davvero l'autonomia: va letta in questo senso la 'portata storica' di cui parla il presidente Crocetta. Il Consiglio dei ministri ha riconosciuto il nuovo corso avviato dalla nostra giunta, fatto di trasparenza di bilanci e di assunzioni di responsabilità", conclude Bianchi.

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