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Imu, stangata nella grandi città: Palermo sotto la media

Si è pagato in media il 54% rispetto agli altri posti. Massimo aggravio per i contribuenti romani, che hanno versato il doppio rispetto agli altri contribuenti italiani. Nel capoluogo siciliano acconto inferiore

ROMA. Stangata Imu sulle grandi città che  hanno pagato in media il 54% in più rispetto alla media  nazionale. Massimo aggravio per i contribuenti romani, che hanno  versato il doppio rispetto agli altri contribuenti italiani. È  questa la fotografia scattata sul primo acconto Imu dal Caf  della Cisl su dati reali, versamenti effettivi, effettuati da  circa 1,2 milioni di contribuenti, rappresentativi però solo  dell'imposta pagata da lavoratori dipendenti e pensionati.    


Dai versamenti reali, che sono più che un sondaggio e certo  valgono più delle medie calcolate a tavolino dai diversi centri  studio, emergono anche altri dati importanti: l'importo pagato  per l'acconto prima casa, nella media italiana, si attesta sugli  84 euro e passa a 161 euro per le seconde case. Certo dalla  platea esaminata sono automaticamente esclusi i contribuenti  più agiati che certo non si rivolgono ad un Caf per la  dichiarazione dei redditi, ma l'importo risulta contenuto,  inferiore ad una multa con l'autovelox. Altro dato, poi,  riguarda la rateazione. Solo l'1,8% ha scelto di pagare in tre  tranche. La ragione? L'importo da pagare era troppo alto.    


«L'aggravio dell'Imu - sostiene il coordinatore della  Consulta dei Caf, Valeriano Canepari - è certamente molto forte  nei capoluoghi. E certo per chi non pagava più l'Ici sulla  prima casa, o aveva dato in comodato la seconda ai figli,  l'aggravio c'è. Ma tutto sommato l'importo di 84 euro, certo  solo per la prima rata, appare meno drammatico di quanto  ipotizzato».     Per quanto riguarda la prima casa Roma risulta la più  penalizzata. L'importo medio dei versamenti dell'acconto è  stato pari a 170 euro, il 102% in più della media nazionale. E  il secondo acconto sarà ancora più elevato visto che il comune  ha aumentato l'aliquota. Segue poi Bologna (140 euro per la  prima casa +67%, rispetto alla media), quindi Genova (107 euro;  +27%) e Napoli (105 euro; +25%). I contribuenti di Milano hanno  invece pagato in media 99 euro per la prima casa (+18% rispetto  alla media nazionale). In controtendenza poi Palermo. 


L'acconto medio pagato sulla prima casa è stato di 54 euro, al  di sotto della media generale del 36% e quello sulla seconda  casa di 168 euro, solo il 4% in più della media nazionale.      Anche l'imposta media sulla seconda casa segna un +65% nei  capoluoghi oltre la media nazionale (265 euro contro 161 euro).  Il primo posto dei tartassati spetta anche in questo caso ai  proprietari immobiliari romani, con 325 euro versati (+102%),  seguiti dai cittadini bolognesi (309 euro, +98% rispetto alla  media nazionale). Al terzo posto si piazza Milano (224 euro,  +39%) seguita da Genova (217 euro +35%), Napoli (206; +28%) e  Palermo (168 euro, +4%).


Il Caf Cisl ha elaborato anche la  differenza in base al numero dei figli a carico: i contribuenti  senza figli hanno pagato circa 91 euro, quelli con un figlio 70  euro, quelli con 2 68 euro e quelli con tre o più figli 70  euro.      L'ultimo dato riguarda le rate, dopo la «burrascosa»  introduzione della possibilità di pagare in tre rate anzichè  due ma solo per l'abitazione principale. Solo l'1,6% degli  assistiti ha scelto di pagare anche a settembre. Questa scelta  è evidentemente collegata all'importo: si passa infatti da una  prima rata media di 81 euro per chi ha pagato in due rate,  contro ben 229 euro per la rima di tre rate.      Per i contribuenti, comunque, le sorprese potrebbero  arrivare con il saldo finale, quello di dicembre, quando  dovranno adeguare gli importi agli eventuali aumenti di aliquota  decisi dai Comuni. In questo caso, uno studio elaborato da  Confedilizia sulle case date in affitto, emerge che gli  incrementi rispetto alla prima rata versata potranno essere  notevoli: in alcuni casi, come per Roma, Napoli, e Perugia  raggiungerebbero anche l'80%. 

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