PALERMO. Il ministero dell'Economia non accredita più fondi all'Anas e, a cascata, non vengono più pagati lavori eseguiti da General contractor, imprese affidatarie e subappaltatrici. Il problema, che è di livello nazionale, in Sicilia si traduce in un danno economico di oltre 100 milioni di euro e riguarda sia le maggiori opere stradali in corso nell'Isola (lavori sulla Ss 640 di Porto Empedocle, sulla Ss 117 «Centrale sicula», sulla SS 124 «Siracusana» e sulla Ss 189 «della Valle del Platani») che numerosi altri interventi di minore entità. Lo dice Salvo Ferlito, presidente regionale di Ance Sicilia, che annuncia: «Contatteremo il ministero. In assenza di risposte, dal prossimo 27 luglio le nostre aziende saranno costrette a chiudere tutti i cantieri e a licenziare il personale. Una serrata obbligata, perchè la prolungata crisi del settore ha prosciugato i capitali d'impresa e nessuno è più in condizione di indebitarsi ulteriormente con le banche per pagare stipendi e fornitori»
Lavori pubblici, Ance: "Anas senza fondi, imprese non pagate in Sicilia"
Nell'Isola potrebbe esserci un danno da più di 100 milioni di euro. Il problema riguarda ad esempio le maggiori opere stradali e altri interventi di minore entità
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