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Benzina, Italia prima nella classifica mondiale degli aumenti

Con un aumento di oltre il 18% tra il febbraio 2011 e quello 2012, il nostro paese, secondo l'Economist, è in testa alla classifica dei rincari di carburanti. In Norvegia (2,58 dollari a litro) la verde in assoluto più costosa

ROMA. Con un rincaro di oltre il 18% in un anno, l'Italia vince come Paese in cui il costo della benzina è aumentato di più tra febbraio 2011 e febbraio 2012. Secondo una classifica pubblicata dall'Economist, gli automobilisti italiani hanno dovuto fare i conti con una scure che non ha pari in nessun altro Paese occidentale.


Basti pensare che negli Stati Uniti, dove pure la benzina è volata alle stelle verso i 4 dollari al gallone, l'incremento annuo è stato del 12%. In Germania non arriva al 7%, in Grecia, dove sono stati molti i balzelli fiscali imposti per fronteggiare la crisi come in Italia, l'aumento è dell'8%. Caso unico quello della Francia, dove i prezzi sono addirittura diminuiti. In termini assoluti, l'Italia non è comunque al top per il prezzo della verde. Più cara che nel nostro Paese, dove secondo i dati pubblicati dall'Economist la benzina costa 2,3 dollari al litro, sono infatti la Norvegia (2,58 dollari) e, di misura, i Paesi Bassi (2,32 dollari).


Ecco una tabella con la top ten dei rincari segnalati dall'Economist a febbraio scorso in base ai dati raccolti da Automobile Association, Australian Institute of Petroleum, Natural Resources Canada, Japanese Oli Information Center e Thomson Reuters (prezzo espresso in dollari).

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