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La Corte dei Conti: basta precari

I magistrati stoppano le stabilizzazioni: «Innescherebbero un conflitto generazionale: impedirebbero le assunzioni future di giovani qualificati». A ogni siciliano costano oltre 50 euro ogni anno

PALERMO. I magistrati contabili stoppano le stabilizzazioni dei precari siciliani perché «innescherebbero un conflitto generazionale: impedirebbero le assunzioni future di giovani qualificati». E poi aggiungono che comunque nei Comuni gli organici sono già sovradimensionati, questi neo-assunti non avrebbero lavori da fare. Infine un riferimento alle cifre da record sugli sprechi: «A ogni siciliano costano oltre 50 euro all’anno».

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Anche la Regione è costretta a stringere la cinghia. Previsti tagli per oltre 600 milioni. La spesa è stata ridimensionata secondo le indicazioni dell’accordo con Roma e cioè puntando su personale, società ed enti controllati e costi della politica. Previsti risparmi con la razionalizzazione degli uffici. Sarà acceso un mutuo per finanziare gli investimenti.

BILANCIO. La corsa contro il tempo per approvare il bilancio regionale (attualmente vige l’esercizio provvisorio), è iniziata ieri in commissione con l’audizione del Ragioniere generale Biagio Bossone.


AEROPORTI. Bloccati i fondi europei. Per il solo Falcone-Borsellino di Palermo erano previsti 204 milioni per reti idriche, ampliamento piazzale di sosta degli aeromobili e palazzina servizi. Spiegano alla Regione: la programmazione è stata frenata dalle delibere Cipe. L’Enac aggiunge: siamo pronti a fare gli accertamenti.

Tutti i dettagli della manovra e della relazione della Corte dei Conti sono pubblicati sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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