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"A Palermo 2400 parrucchieri abusivi"

I centri provvisti di licenza sarebbero soltanto la metà. Le associazioni artigiane hanno presentato la lista di chi non è in regola, da loro individuati, alla guardia di finanza per "fare gli opportuni accertamenti". I controlli li avvierà anche l'Agenzia delle entrate

PALERMO. A Palermo e provincia i centri di parrucchieria ed estetica provvisti di licenza sono la metà degli abusivi: 1.200 contro 2.400. Questo dato è emerso durante un incontro organizzato dalle associazioni artigiane che hanno presentato la lista degli abusivi da loro individuati alla Guardia di finanza per fare gli opportuni accertamenti.
"Ci tolgono una fascia di mercato notevole - dice Nunzio Reina, presidente di Confartgianato Palermo - Il problema è gravissimo e la colpa è anche nostra perché lo abbiamo sottovalutato per tanto tempo. C'è troppa gente che lavora in nero. I parrucchieri e gli estetisti sono solo la punta dell'iceberg. Poi ci sono falegnami, muratori, idraulici. Noi pagando tutto, essendo in regola, veniamo enormemente penalizzati da queste persone che possono applicare tariffe molto più vantaggiose".
I controlli li avvierà anche l'Agenzia delle entrate. "Questi abusivi - ha detto Castrense Gianportone, direttore regionale dell'Agenzia delle entrate - sono difficili da individuare. Non hanno una sede fissa. Su internet attingiamo molte notizie ma è un lavoro che va fatto con le forze di polizia". Le associazioni sottolineano come oltre ai danni economici al settore, ci siano dei seri pericoli per la salute di chi usufruisce di trattamenti degli abusivi e propongono un ritorno alla formazione nelle botteghe come recita il "testo unico per l'apprendistato" pubblicato in Gazzetta ufficiale.

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