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Credito d'imposta, il commissario dello stato impugna la legge

La scelta di Carmelo Aronica legata alla mancanza di copertura finanziaria. Riguardo la spesa di 70 milioni per il credito d'imposta, il commissario sottolinea la "persistente esistenza nel bilancio della Regione di residui di incerto titolo", di "dubbia riscossione per importi di notevole consistenza"

PALERMO. Il Commissario dello Stato per la Regione siciliana, Carmelo Aronica, ha impugnato per mancanza di copertura finanziaria le norme sul credito d'imposta, il fondo di garanzia per la formazione professionale e le agevolazioni fiscali per la ricomposizione fondiaria contenute nel disegno di legge 'Norme stralciate dal titolo Disposizioni in materia di contabilità e di patto di stabilità regionale", approvato dall'Assemblea regionale siciliana il 28 dicembre, l'ultima seduta del 2011.
Riguardo la spesa di 70 milioni per il credito d'imposta, il commissario sottolinea la "persistente esistenza nel bilancio della Regione di residui di incerto titolo", di "dubbia riscossione per importi di notevole consistenza" e di "artificio contabile privo di attendibilità riguardo all'effettiva esistenza di mezzi finanziari". Anche per i 20 milioni destinati al fondo per la formazione, Aronica scrive: "Il previsto venir meno della quantificazione annuale dello stanziamento e della correlata indicazione dei mezzi con cui far fronte agli oneri previsti, consentirebbe l'iscrizione diretta nel bilancio di nuove e maggiori spese prive di specifica e puntuale copertura".

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