PALERMO. Sciopero degli operai del Cantiere navale di Palermo all'interno dello stabilimento contro il piano dell'azienda che prevede il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 470 operai e impiegati e 140 esuberi nel prossimo biennio.
La decisione è stata assunta dopo l'assemblea di questa mattina, convocata da Uilm e Fim, per discutere dell'intesa raggiunta ieri dai vertici nazionali dei sindacati dei metalmeccanici, ad eccezione della Fiom, e chiederne la revoca. Durante la riunione il coordinatore regionale della Uilm Silvio Vicari, in rotta con le posizioni assunte dai vertici del suo sindacato, ha rassegnato le dimissioni per protesta.
Nei giorni scorsi Uilm, Fim e Ugl avevano raggiunto un pre-accordo a livello territoriale, che prevedeva misure differenti rispetto all'intesa raggiunta a Roma, in particolare per quanto riguarda la mobilità volontaria. Sempre nei giorni scorsi la Fiom ha avviato una raccolta firme per chiedere di indire il referendum aziendale dei lavoratori.
Esuberi e cassa integrazione Fincantieri, scoppia la protesta
Scioperano gli operai dello stabilimento di Palermo contro il piano dell'azienda per il prossimo biennio
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