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I sindacati: "Duemila assunzioni nonostante il divieto", ma Armao smentisce

Ad assumere alcune società partecipate dalla Regione siciliana negli ultimi 36 mesi, e ciò nonostante il governo ne avesse deliberato lo stop il 30 settembre 2008

PALERMO. Sono quasi duemila le assunzioni  fatte in Sicilia da alcune società partecipate dalla Regione  siciliana negli ultimi 36 mesi, e ciò nonostante il governo  regionale ne avesse deliberato l'espresso divieto il 30  settembre 2008 (delibera numero 221) e nonostante il divieto  previsto dalle leggi regionali. Lo denuncia il Cobas/Codir, il  sindacato che rappresenta il maggior numero di dipendenti  regionali.    Secondo il sindacato "molte società partecipate senza  alcuna evidenza pubblica hanno elargito denaro pubblico  attraverso assunzioni camuffate da consulenze e contratti a  progetto".   I dati raccolti dal Cobas/Codir per le "chiamate dirette"  nel periodo del governo Lombardo, negli ultimi tre anni, in  alcune delle società partecipate parlano di un totale di 1.872  unità.    


"Ovviamente - dicono Dario Matranga e Marcello Minio,  segretari generali del Cobas/Codir - non si ha notizia di  procedure concorsuali cui abbiano potuto partecipare, con pari  diritto, tutti i cittadini nonostante Lombardo e il suo governo  proclamino equità e strombazzino trasparenza anche grazie alla  presenza in giunta di alcuni magistrati. Ci rivolgeremo -  concludono - alla magistratura contabile per chiedere come tutto  ciò sia stato possibile nonostante la Regione avrebbe dovuto  vigilare sul rispetto delle norme attraverso il ragioniere  generale dell'assessorato regionale al Bilancio".  Dai dati raccolti dal Cobas/Codir  risulta che tra le 1.872 assunzioni quelle a tempo determinato e  di personale stagionale sono 864: 780 alle Terme di Sciacca, 45  all'Italkali, 39 alla Sicilia Patrimonio Immobiliare. 


Settecentocinquanta sono gli assunti per lavoro a progetti: 337  a Italia Lavoro Sicilia, 285 nel Parco scientifico e  tecnologico, 81 in Sicilia e servizi, 24 in Sicilia Patrimonio  Immobiliare, 6 in Sicilia e innovazione più 6 contratti  co.co.co, 5 al Mercato Agroalimentare, 3 in Italkali, 2  Riscossione Sicilia, 1 Sicilia e Ricerca.      Le consulenze, secondo il sindacato, sono state 149: 82 in  Cinesicilia, 26 in Italia Lavoro Sicilia, 14 in Sicilia e  Ricerca, 10 in Sicilia Patrimonio Immobiliare, 8 Mercato  Agroalimentare, 8 in Riscossione Sicilia, uno alle Terme di  Sciacca. I lavoratori interinali risultano 76, tutti all'Azienda  siciliana trasporti (Ast).     Tra le 33 assunzioni a tempo indeterminato 10 sono state  fatte alla Sicilia e Ricerca, 9 in Sviluppo Italia Sicilia, 8  all'Italkali e 6 all'Ast 


LA SMENTITA DI ARMAO - "L'articolo 20 della legge  regionale 11 del 2010 ha imposto il divieto di assunzione di  personale nelle società partecipate della Regione siciliana.  Non ci risulta che tale divieto sia stato violato, a eccezione  dei casi in cui talune società hanno dato esecuzione a sentenze  che hanno imposto il reintegro dei lavoratori ricorrenti".  Così commenta l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano  Armao, quanto affermato oggi "in modo a dir poco inesatto e  approssimativo" dai sindacati Cobas-Codir, su presunte  assunzioni nelle società regionali partecipate.    Armao ha  aggiunto che tale divieto è stato per altro ribadito dal  decreto assessoriale n. 1720 del 28/9/2011, "che ha ridotto le  società partecipate da 34 a 14 e ha contestualmente emanato  precise direttive per una gestione societaria improntata ai  principi di trasparenza, efficienza ed economicità". Sempre in  tal senso, la circolare n. 9 del 12/10/2011 ha disposto che  l'eventuale ricorso a consulenze esterne da parte delle società  sia sottoposto al preventivo controllo dell'assessorato  regionale dell'Economia, per il corretto uso del denaro pubblico  e del perseguimento delle finalità pubbliche istituzionali.     "Da tempo - ha spiegato l'assessore - è stato avviato un  attento monitoraggio sull'operato di tali società. Quanto poi  alle collaborazioni a vario titolo (a progetto, di consulenza,  ecc.) che, ai sensi della normativa vigente, non costituiscono  assunzioni di personale, l'amministrazione regionale ha emanato  precise direttive tendenti a limitarne l'utilizzo, anche ai fini  del rispetto del patto di stabilità regionale".  L'assessore  ha anche precisato che i nominativi dei consulenti con i  relativi curricula, l'oggetto dell'incarico e il relativo  compenso, per espressa previsione di legge (articolo 22, della  legge regionale 11 del 2010), sono pubblicati nei siti web delle  stesse società stipulanti. Con il decreto di riordino sono  stati, inoltre, introdotti precisi limiti ai compensi dei  dirigenti di tali società.     "Il riordino delle società partecipate - ha detto  l'assessore - ha inteso estendere e indicare precisi limiti  all'attività delle stesse società, a partire dalle assunzioni  il cui divieto, che risale al 2008, è stato reiterato in sede  legislativa e amministrativa. Se qualche amministratore ha  violato tale divieto ne risponderà personalmente essendo,  comunque, nullo il rapporto di lavoro per violazione della norma  imperativa".     "Piuttosto che divulgare notizie false - ha concluso  l'assessore - ci aspettiamo da alcuni esponenti sindacali  silenziosi un sostegno al Governo regionale quando esso rimanda  al mittente, come nel caso dei dati diffusi dalla Copaff  (Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale)  quantificazioni sul personale regionale che puntano solo a  screditare la Sicilia e i suoi dipendenti pubblici". 

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