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Fiat, Termini: 2200 operai sperano in Dr Motors

Lunedì i sindacati incontreranno l'imprenditore molisano Massimo Di Risio, che ha presentato l'offerta per rilevare la fabbrica, considerata affidabile da Stato e Regione siciliana che, attraverso un accordo di programma quadro, hanno stanziato 350 mln di euro. Anche il resto dell'indotto ha apprezzato il piano

TERMINI IMERESE. In Sicilia la situazione di crisi  maggiore riguarda i 2.200 metalmeccanici, tra diretto e indotto,  dello stabilimento Fiat di Termini Imerese (Pa), che la casa  automobilistica torinese ha deciso di chiudere il 31 dicembre di  quest'anno. Sono in corso le trattative con la Dr Motor, la  società del gruppo di Macchia d'Isernia, interessata a rilevare  lo stabilimento del Lingotto. Lunedì i sindacati incontreranno  l'imprenditore molisano Massimo Di Risio, che ha presentato  l'offerta per rilevare la fabbrica, considerata affidabile da  Stato e Regione siciliana che, attraverso un accordo di  programma quadro, hanno stanziato 350 mln di euro per la  riqualificazione del polo industriale termitano. Oltre a Dr  altre quattro imprese sono interessate a insediarsi nell'area:  New Coop, Biogen, Lima corporate e Med studios.     


Il piano industriale del gruppo di Di Risio prevede un  investimento di 110 milioni di euro per una produzione di 60  mila vetture annue a regime nel 2017, con l'impegno di occupare  1.312 lavoratori entro il 2016. Un piano, secondo i sindacati  dei metalmeccanici, con "molti aspetti da approfondire". Fim,  Fiom e Uilm hanno posto cinque condizioni per trattare: chiedono  a Stato e Regione di investire fondi pubblici nel capitale della  nuova società, a Fiat l'impegno ad accompagnare alla pensione i  lavoratori che hanno maturato i requisiti, facendosi carico  delle procedure di cassa integrazione per tutti gli operai  coinvolti nel piano, salvataggio dell'intero bacino compresi gli  operai dell'indotto, l'applicazione dei contratto collettivo  nazionale di lavoro e di quello secondo livello.     


Il governatore siciliano Raffaele Lombardo, considera  azzardata la richiesta dei sindacati di una compartecipazione  della Regione nella nuova società e ha rilanciato una proposta:  "Meglio che siano i lavoratori a diventare soci". Di Risio  comunque va avanti e ha già incontrato gli imprenditori delle  ditte dell'indotto per verificare la loro disponibilità a  collaborare al nuovo progetto.  Il piano industriale della Dr  Motors comunque convince le ditte dell'indotto. "L'impressione è stata ottima - dice Gianno Bacino della  Bienne Sud, azienda che si occupa  di verniciare i paraurti  della Lancia Ypsilon - da parte nostra c'é la massima  disponibilità a diversificare l'attività in funzione della  produzione che Dr realizzarà a Termini Imerese e investire  anche sul versante occupazionale".    


Dello stesso avviso anche Luciano D'Angelo, titolare della  ClerFrem, società che si occupa di imbottiture per sedili per  la Fiat: "L'impressione è buona, è stata assicurata una  continuità produttiva. Di Risio pensa di avviare la produzione  nel 2013 con una media di 40 vetture al giorno, il problema è  il 2012".     Per Fabrizio Pedrazzini della Pellegrini Spa, la società che  si occupa di ristorazione all'interno dello stabilimento Fiat,  resta comunque il fatto che ancora "non c'é niente di  concreto, anche se l'incontro è stato un passo importante". 

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