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Regione, il debito schizza a 5 miliardi

costa a palazzo d'Orleans 226 milioni di euro all’anno di soli interessi. Peggio della Sicilia sta solo la Campania

Il debito della Regione ha raggiunto i cinque miliardi. E costa alla Regione 226 milioni all’anno di soli interessi. Peggio della Sicilia sta solo la Campania. E un altro mutuo è in arrivo per quasi un miliardo. È il risultato di una analisi sui conti pubblici fatta da «ASud'Europa», settimanale del Centro Pio La Torre, scaricabile dal sito www.piolatorre.it.
Secondo l’analisi, il maggior creditore della Regione è il ministero dell'Economia per 2 miliardi e 550 milioni (pari al 54,4% del totale). C’è poi un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti per un miliardo e 503 milioni (32,1% del totale) e i mutui accesi con la Banca europea degli investimenti per 358 milioni (pari al 7,6%). Infine, ci sono i prestiti obbligazionari per 272 milioni (pari al 5,8%). Le posizioni debitorie a carico dello Stato sono costituite da mutui della Cassa Depositi e Prestiti per 216 milioni (pari al 55,5% del totale) e da mutui contratti con istituti bancari per 172 milioni (44,5%). Il debito complessivo dello scorso anno è risultato del 9% superiore rispetto a quello del 2009. E quest’anno crescerà ancora perchè la Regione è pronta ad attivare un mutuo approvato con l’ultima Finanziaria che può arrivare a circa 950 milioni. Un prestito superiore a quello attivato nel 2010 che raggiunse i 696 milioni.
Il costo sopportato lo scorso anno dalla Regione per il pagamento di interessi e rimborso della quota capitale dei propri prestiti è stato pari a 1 miliardo e 61 milioni (di cui 226 milioni a titolo di interessi). La vita media del debito residuo oggi è pari a circa 17 anni. Un incremento record se si pensa che due anni fa era peri a 14 e nel 2007 era pari a 7 anni.
Cifre che l’assessorato guidato da Gaetano Armao conferma ma inserisce in un quadro economico frutto di scelte obbligate. L’assessore ricorda che buona parte dei 5 miliardi di debito, circa 2,6, sono relativi al mutuo acceso per coprire il buco della sanità: un prestito frutto di un accordo con lo Stato proprio per il raggiungimento degli obiettivi di rientro dal deficit. Secondo l’assessorato guidato da Armao, la Campania ha un debito consolidato che supera i 13 miliardi e anche il Lazio si attesta sugli 11 miliardi.
L’attenzione dell’assessorato all’Economia in questi giorni è però tutta per la manovra in corso di approvazione a Roma. Armao ha scritto al ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, per chiedere la correzione di una norma inserita nella manovra. Per tutte le Regioni del Sud a statuto ordinario il governo ha previsto di svincolare dal patto di stabilità le spese destinate a cofinanziare gli investimenti con i fondi europei. Dalla previsione è sfuggita però l’eccezione che riguarda Sicilia e Sardegna, che sarebbero così penalizzate. L’assessore ha quindi chiesto una modifica che permette di svincolare almeno queste spese anche per la Sicilia. Contro le norme che estendono i limiti del patto di stabilità ai Comuni con meno di 5 mila abitanti si è schierata anche l’Anci con il presidente Giacomo Scala. Anche l’Anci chiede di svincolare alcune spese per poter pagare i fornitori e creditori vari.

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