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Lo Bello: "I nostri giovani parcheggiati nel precariato"

Lo ha detto a Siracusa il presidente di Confindustria Sicilia, all'assise nazionale "Giovani e futuro" di Junior achievement Italia

SIRACUSA. “I giovani siciliani rappresentano un patrimonio immenso di competenze, capacità, dinamismo, vivacità non utilizzato: è come se in un'azienda non si impiegasse la migliore materia prima disponibile per confezionare il migliore e più competitivo dei prodotti". Lo ha detto oggi a Siracusa il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, all'assise nazionale 'Giovani e futuro' di Junior achievement Italia.   

"Oggi teniamo parcheggiata in lavori precari, società pubbliche - anche queste piene di precari - la migliore gioventù del nostro Paese - ha aggiunto -. E' una follia collettiva alla quale dobbiamo porre rimedio al più presto. Dobbiamo tutti ricordare che il tema dei giovani in Sicilia è strategico, più che nel resto del Paese, perché partiamo da una situazione davvero drammatica: il 40 per cento dei giovani fino a 24 anni sono disoccupati ed anche dopo questa soglia, nei primi anni soprattutto, hanno per lo più solo lavori precari e non stabili nel tempo".   

"C'é un'emergenza giovanile drammatica - ha sottolineato - intere generazioni oggi non trovano prospettive di lavoro. I migliori vanno fuori dalla nostra regione e gli altri vivono una vita di precariato e condizioni di forte disagio sociale. Questo dipende da un modello di sviluppo totalmente errato che si è basato prevalentemente su una capillare redistribuzione assistenziale di risorse pubbliche. Queste stesse oggi sono diminuite e le poche disponibili non riescono ad essere spese. Basti pensare ai fondi comunitari con la Sicilia che è ultima nella classifica nazionale, con non più del 10 per cento a distanza di tre anni dall'inizio della programmazione".

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