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Protesti di assegni e cambiali, il primato di Palermo

I dati di Unioncamere. Il presidente della Camera di Commercio Helg: analisi impietosa di un'economia che non gira

PALERMO. Tra le province siciliane Palermo detiene il triste primato del numero dei protesti, sia di assegni che di cambiali. E' quanto emerge dall'analisi sull'andamento dei protesti nelle province italiane nel corso del 2010, in base ai dati raccolti dalle Camere di Commercio, inclusa quella di Palermo, ed elaborati da Infocamere per conto di Unioncamere.
A Palermo nel 2010 sono stati protestati 7.603 assegni, per un importo medio di 4.116 euro; nello stesso periodo sono state 25.306 le cambiali protestate a Palermo, per un importo medio di 779 euro. Anche le tratte, strumento di pagamento residuale, ma ancora in uso nel mondo degli affari, restano in numero elevato: 128 non incassate a Palermo nel 2010, al secondo posto in tutta la regione.
"Questi numeri sono l'analisi impietosa di un'economia che non gira, come è quella del territorio della provincia di Palermo - dice Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo -. I dati rivelano anche che la Sicilia è al quarto posto, in Italia, per numero di effetti protestati, dunque dati decisamente negativi".
Il dato nazionale elaborato da Infocamere per Unioncamere rivela che in Italia c'é stata una riduzione del fenomeno dei protesti rispetto all'anno precedente.

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