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Ore decisive per Termini, vertice a Roma

Il ministro Romani incontra i sindacati per condividere l’accordo di programma. Mercoledì la firma definitiva. Sette i progetti per la riconversione dello stabilimento Fiat

ROMA. Entra nella fase conclusiva la trattativa per la riconversione del sito Fiat di Termini Imerese che chiuderà a fine anno. Questa sera il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani incontrerà i sindacati per condividere con loro il testo dell'accordo di programma, che rappresenta la cornice istituzionale per consentire il nuovo insediamento, e su cui mercoledì 16 febbraio verrà apposta la firma definitiva.    
Sono sette i progetti industriali inseriti nella short list da Invitalia, l'advisor del ministero di via Veneto: due per l'auto, (De Tomaso di Gian Mario Rossignolo - auto di lusso - Cape Reva di Simone Cimino - auto elettrica), e cinque che vanno dall'energia (Bio Gen Termini, pannelli solari) alla Gdo (Newcoop), dalle protesi mediche (Lima) alle fiction (Med Studios), fino alle serre fotovoltaiche (Ciccolella). Ad ognuno potrebbe andare una parte del polo industriale di Termini: le sette proposte sono infatti ritenute tra loro "compatibili", come ha più volte ribadito il ministro Romani. C'é anche un'ottava manifestazione di interesse (DR Motor Company, auto) arrivata a sorpresa una decina di giorni fa, che al momento è però considerata "in stand by" perché pervenuta fuori tempo massimo.    
La riconversione di Termini prevede un investimento di oltre un miliardo di euro (350 milioni dalla Regione Sicilia e altri 100 circa da fondi statali) e un aumento dell'occupazione dalle attuali 1.617 (a cui vanno aggiunte circa 600 unità tra indotto diretto e indiretto, che porta il numero a circa 2.200) a 3.340 unità, di cui 2.360 nei soli due progetti relativi all'automotive. Il resto degli occupati, invece, sarebbe impiegato nei progetti relativi alle aziende che operano negli altri settori.    
L'incontro di questa sera è considerato da via Veneto un passaggio importante per arrivare ad una condivisione con le parti sociali sul testo dell'accordo. L'intesa, che verrà siglata due giorni dopo a Termini Imerese dallo stesso Romani e dai rappresentanti l'investimento di complessivi 450 milioni da parte dello Stato e della Regione Sicilia. Al tavolo con il ministro parteciperanno i segretari generali di Cisl, Uil e Ugl, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella mentre per la Cgil sarà presente il segretario confederale Vincenzo Scudiere.

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