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L'Italkali torna a investire nel comparto sali potassici

L'azienda siciliana forte del sostegno della Regione, titolare del 51% della società, è pronta a realizzare nuove infrastrutture. Saranno impegnati nella produzione 300 addetti

PALERMO. L' Italkali, azienda siciliana di sale per uso domestico e industriale, si prepara a rientrare nel mercato dei sali potassici. La proposta di aumento sino a 30 milioni dell'attuale capitale ha ottenuto l'adesione unanime di tutti gli intervenuti all'assemblea, titolari di circa l'80% delle quote. In particolare la Regione Siciliana, titolare del 51%, ha confermato il suo sostegno agli investimenti in corso per la valorizzazione della kainite di Realmonte con la produzione di solfato di potassio.    
La Regione ha anche manifestato la decisione di dismettere la partecipazione al capitale della società in adempimento delle normative comunitarie che lo vietano.    
L'azienda punta a ritornare attiva nel comparto dei sali potassici, con investimenti per oltre 100 milioni. Verranno realizzate a Realmonte, in provincia di Agrigento, miniera dove Italkali già coltiva salgemma, le infrastrutture minerarie che consentiranno di estrarre kainite. All'esterno della miniera verrà realizzato inoltre l'impianto per la lavorazione della kainite e l'estrazione di solfato di potassio, con un innovativo processo. Il solfato di potassio è un fertilizzante di pregio destinato alle coltivazioni di qualità di cui Italkali tornerebbe ad essere uno dei pochi produttori mondiali.    
Il numero di addetti direttamente impegnati nella produzione é stimato in circa 300 unità. "Si tratta di un investimento importante per lo sviluppo dell'azienda - afferma Enrico Morgante, consigliere d'amministrazione e responsabile della direzione commerciale e marketing dell'azienda -, che comporterà il raddoppio della produzione mineraria e un corrispettivo sviluppo del fatturato".

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