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Vendemmia, calo record in Sicilia

L’Assoenologi prevede un decremento del 20% rispetto alla produzione del 2009, il più pesante d’Italia. Per la qualità il verdetto finale dipenderà dall'andamento climatico di settembre

ROMA. La vendemmia 2010 si presenta, dal punto di vista della distribuzione geografica, abbastanza variegata: in rialzo al Nord e al Sud Italia, con punte del +10% in Piemonte, Lombardia e Puglia, e una produzione in alcune Regioni centrali e nelle Isole principali in sostanziale calo.
Fanalino di coda, almeno in termini di quantità, c’è la Sicilia stando alle stime di Assoenologi, che parla di un decremento del venti per cento, con una stima di produzione media per il 2010 di 4.940.000 ettolitri di vino. Una quantità che rappresenta comunque più del dieci per cento rispetto alla produzione nazionale, prevista quest’anno in 45,5 milioni di ettolitri di vino e mosti, in linea con i 45,4 milioni dello scorso anno.
La qualità, complessivamente buona, è però alquanto eterogenea, anche nell'ambito della stessa regione. Ma il verdetto finale dipenderà dall'andamento climatico di settembre. "Se le giornate saranno ricche di sole, scarse di pioggia e con buone escursioni termiche notturne, ci sono ancora tutte le premesse - precisa il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli - per ottenere un grande millesimo".
Un servizio nell’edizione del Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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