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Aeroporto di Palermo, investimenti per 160 milioni

Ecco il piano della Gesap per i prossimi quattro anni al Falcone Borsellino. Una parte dei fondi verranno da soggetti pubblici

PALERMO. Ammontano a 160 milioni di euro gli investimenti che nei prossimi quattro anni saranno realizzati nell'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, gestito dalla Gesap, sulla base di quanto previsto nel contratto di programma. La Gesap finanzierà opere per 69,1 milioni di euro, gli altri saranno investiti da altri soggetti pubblici. La quota degli investimenti per il 2011 è di 33,6 milioni di euro. E' quanto emerso nel corso del convegno sul "L'aeroporto di Palermo, una scommessa vinta", organizzato dalla Gesap a Castello Utveggio, alla presenza del presidente dell'Enac, Vito Riggio, e dei dirigenti della società di gestione dello    scalo.       
L'iniziativa è servita a fare il punto sugli ultimi sette anni di amministrazione, che culmineranno il 30 luglio con l'arrivo nello scalo del body scanner e con l'Assemblea dei soci  che procederà alla nomina del nuovo Cda di Gesap. Nella sua relazione Alessandro Bartoli, di Lodestar partners advisory investments, ha sottolineato che gli aumenti tariffari previsti  nel periodo 2010-2014 e l'aumento dei ricavi commerciali "non saranno sufficienti a finanziare gli investimenti previsti dal contratto di programma nel 2011".  Il cash flow operativo per  gli investimenti è stimato in 13,6 milioni, mentre "circa 5 milioni di investimenti 2011 - ha sostenuto Alessandro Bartoli - sono da finanziare con debito o con aumento di capitale". Le tariffe aeroportuali di imbarco passeggeri dello scalo di Palermo sono sempre state le più basse d'Italia tra gli aeroporti maggiori; Palermo paga un gap di 1,66 euro rispetto alla media e 3,12 euro rispetto agli scali di Pisa e Napoli dopo la stipula del contratto di programma. "Un livello tariffario basso - ha evidenziato l'esperto - ha determinato la mancanza di redditività della società che ha dovuto ricorrere ad aumenti di capitale. Le tariffe degli anni 2008-2010 hanno coperto solo parte dei costi sostenuti da Gesap;  negli ultimi tre anni sono stati persi 26,5 milioni".       
Il direttore generale, Carmelo Scelta, ha spiegato che nel  periodo 2003-2009 Gesap ha mantenuto costanti i costi del personale (15,65 mln nel 2003 e 15,56 mln nel 2009) e li ha ridotti in termini unitari migliorando così la produttività del lavoro. "I costi del personale per passeggero - ha detto Scelta - sono scesi del 17% mentre i salari e gli stipendi sono calati del 16%. L'ammontare dei crediti persi nel periodo 2001-2004 era di 6,2 milioni; nel periodo 2005-2008 questo  valore si attesta a 1,5 milioni, attribuibili quasi esclusivamente ad Alitalia. Per quanto riguarda l’operatività, Scelta ha rilevato che "il fallimento di Alitalia e la successiva fusione con Air One hanno avuto un impatto notevole sul traffico passeggeri nel biennio 2008-2009 con un calo di oltre il 6% della quota di mercato detenuta dai due vettori e più di 300 mila passeggeri  in meno. Anche sul conto economico della società il fallimento di Alitalia ha avuto impatto: nel solo 2008 sono stati svalutati  crediti vantati nei confronti della compagnia di bandiera per circa 1,6 milioni di euro.

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