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Fiat, domani scioperano 8 ore gli operai di Termini Imerese

Con loro protestano anche le ditte dell'indotto. L'iniziativa di Fiom-Cgil serve per tornare a parlare del futuro dello stabilimento. Prevista un'assemblea aperta a tutti

TERMINI IMERESE. Sciopero di 8 ore domani dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese e delle ditte dell'indotto, proclamato dalla Fiom-Cgil che sempre per domani ha organizzato, nel giardino comunale della città (villa Palmeri, alle 9.30), un'assemblea aperta di tutti i delegati sindacali della Regione.
Un'iniziativa per tornare a parlare dello stabilimento Fiat e del suo futuro, ma anche del resto dell'industria metalmeccanica, che vedrà la partecipazione del segretario generale Fiom, Maurizio Landini, e di una delegazione dei lavoratori in sciopero.
"La Fiat - dice Giovanna Marano, segretaria generale dellaFiom Sicilia - non deve chiudere e l'azienda deve assumersi la propria responsabilità sociale dando un contributo attivo alla soluzione della vertenza". L'assemblea di domani è la prima di una serie di iniziative Fiom contro la deindustrializzazione del Mezzogiorno e contro lo scambio tra lavoro e diritti, così come deciso il primo luglio in un'assemblea nazionale a Pomigliano.

Il Coordinamento nazionale della Fiom del Gruppo Fiat ha inoltre proclamato uno sciopero di due ore per venerdì 23 luglio e ha organizzato per il mercoledì successivo un incontro a Piazza Montecitorio, a Roma, con i gruppi parlamentari e con le forze politiche "per denunciare il clima antidemocratico e intimidatorio in Fiat". Uno sciopero per protestare contro i licenziamente operati dall’azienda: con quello di oggi a Termoli, infatti, salgono a cinque gli operai licenziati dalla Fiat nell'arco di una settimana: un caso a Mirafiori e tre a Melfi si erano registrati tra martedì e mercoledì scorsi.

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