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I manager bocciano l'economia e l'amministrazione del Sud

Secondo un sondaggio i dirigenti di Manageritalia dicono che ci sono grandi talenti ma non sono sfruttati. E il 40 per cento di chi ci vive vorrebbe andarsene

ROMA. Gli italiani amano il Sud per il clima (87%), le città d'arte (86%), la natura (68%), le qualità della gente per nulla intollerante e razzista (99%) e di mentalità poco chiusa (87%), ma lo bocciano quando di passa per qualità dell'amministrazione, economia e criminalità. E se quasi un terzo degli italiani dichiara che vorrebbe vivere al Sud, il 40% di chi già ci risiede vorrebbe andarsene.   E' quanto emerge da un sondaggio promosso da Manageritalia, la Federazione dirigenti e quadri di trasporti, turismo e terziario. L'indagine è stata realizzata da AstraRicerche su un campione di 1.013 persone. In parallelo sono stati intervistati i dirigenti associati a Manageritalia e residenti nel Mezzogiorno. E la loro opinione (oltre 300 intervistati) è chiara ed univoca: ci sono grandi talenti, ma mancano sviluppo e managerialità.  Va detto che solo il 25% degli italiani esprime giudizi totalmente o prevalentemente negativi nei confronti delle regioni meridionali: i 'fan' del Sud restano molti e convinti. Ma il 58% avverte urgente bisogno di un profondo cambiamento morale, politico e sociale, il 49% parla di un'economia troppo dipendente dai finanziamenti pubblici, il 35% di una società cresciuta disordinatamente e con troppi squilibri e un altro 35% di un territorio troppo spesso svantaggiato dall'egoismo del nord del Paese. Una classifica delle città vede Cagliari in pole (84%) e Reggio Calabria fanalino di coda (46%).  Il quadro che esce dalla parallela indagine sui manager è più severo. L'economia appare troppo dipendente dai fondi pubblici (66%), mentre tutte le regioni meridionali hanno urgente bisogno di un profondo cambiamento morale, politico e sociale (59%). Per il 54% degli intervistati il sistema produttivo meridionale è caratterizzato da imprese che hanno troppo pochi manager capaci di gestirle bene e di dar loro una seria strategia. Turismo (95%), lotta alla criminalità (63%), infrastrutture e trasporti (60%) i settori in cui investire.

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