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Fincantieri, i sindacati: no alla cassa integrazione

Fim, Fiom e Uilm non siglano la terza proroga per 90 lavoratori di Palermo per altre 13 settimane

Palermo. Fim, Fiom e Uilm si sono rifiutati di siglare la terza proroga della cassa integrazione per 90 lavoratori dei Cantieri Navali di Palermo per altre 13 settimane. "Abbiamo diffidato l'azienda a non attuare la proroga della Cig perché dai dati in nostro possesso, per quanto parziali, esistono le condizioni per tenere occupati i lavoratori - dice il segretario della Fiom-Cgil di Palermo Francesco Piastra -. L'azienda da un lato appalta ad altre aziende dell'indotto e dall'altro chiede la proroga pur non esistendone la necessità. Abbiamo chiesto un incontro all'ufficio provinciale del lavoro per mettere in chiaro che Fincantieri non può utilizzare strumenti che prevedono esborsi dello Stato senza reali motivazioni".
Al Cantiere di Palermo è in fase di realizzazione una commessa, della durata di quattro mesi di lavoro, per due rimorchiatori di alto mare Artman e per riparazioni navali per la Tirrenia. "C'é abbastanza lavoro sia per l'organico Fincantieri che per l'indotto quindi per noi la cassa integrazione può essere sospesa - afferma il delegato Rsu Fiom Francesco Foti - Da settembre aspettiamo che il ministro Scajola  dia il via alle commesse pubbliche ma anche l'ultimo incontro dell’8 marzo a Roma è saltato senza una nuova data e non sappiamo se queste commesse esistono oppure no".

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