«Non è solo paura a generare omertà c’è pure diffidenza verso le istituzioni». Così il procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, in una intervista pubblicata questa mattina nelle pagine del Giornale di Sicilia in edicola.
Per il magistrato, il cui ragionamento parte dalla retata che ieri ha portato all'arresto di cinque persone per l'omicidio del Cep, «una vera riforma della giustizia dovrebbe occuparsi anche di tutelare la figura del testimone». Ma sulla connivenza è sbagliato generalizzare: ho lavorato a Roma e in lombardia, davanti a un delitto la reazione è uguale ovunque».
Sul quotidiano in edicola anche l’intervista a Francesco Viganò, docente di Diritto penale all’Università Statale di Milano, che affronta il tema della lotta ai corrotti e della necessità di pene più severe: «Regole nuove pure sulla prescrizione, allungando i tempi dei processi si rischia la scure della Consulta».
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