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Mafie post Covid, violenza di genere e cybercrime: il Centro Pio La Torre torna nelle scuole

La riorganizzazione delle mafie dopo la pandemia, l'incidenza della crisi economica e le ricadute sul Pnrr, la violenza di genere e il cybercrime, l'antimafia e i rapporti con i media: sono questi i temi del nuovo progetto educativo antimafia promosso dal Centro studi Pio La Torre, giunto alla 17esima edizione. Le nuove mafie sono il filo rosso che lega i vari incontri: pervasive e contagiose come un virus, sono pronte a infiltrarsi in ogni contesto, sfruttando a proprio favore le emergenze del Paese.

Si inizia giovedì 20 ottobre, alle 9, con la prima videoconferenza intitolata “La mutazione delle mafie nel XXI secolo. Il crimine organizzato dopo la pandemia”. A parlarne saranno: Ernesto Savona, direttore di Transcrime - Università Cattolica del Sacro Cuore, Alberto Vannucci, docente Unipi, e Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro studi. Il secondo incontro si terrà venerdì 25 Novembre e sarà dedicato alla “Crisi economica: ricadute su Pnrr, Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e Legalità” con i relatori Adriano Giannola, presidente Svimez, e Adam Asmundo, docente Unipa. Seguiranno altre date, presto on line sul sito www.piolatorre.it, che completeranno il calendario del progetto educativo antimafia.

“Pur rinnovando i contenuti del progetto abbiamo voluto mantenere un approccio che unisce analisi dell’evoluzione giurisprudenziale, sociologica, storica e politica del fenomeno mafioso – spiega la presidente del centro, Loredana Introini – il progetto, in linea con i percorsi ministeriali di educazione civica, prevede anche per il 2023 l’indagine sulla percezione del fenomeno mafioso da parte degli studenti e dei detenuti da Nord a Sud Italia, i cui risultati saranno resi pubblici entro il 30 aprile 2023, data del 41° anniversario dell'omicidio politico-mafioso di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Il centro mette inoltre a disposizione testi teatrali, mediatici e musicali che possono completare e arricchire la formazione culturale e civica degli studenti”.

“Come ha scritto Pio La Torre nella relazione di minoranza della Commissione parlamentare antimafia del 1976, la mafia è un fenomeno afferente le classi dirigenti – ha detto Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro che modererà l'incontro – come generazione che ha vissuto questa fase storica, il nostro impegno sta nel far conoscere agli studenti questo fenomeno perché lo possano cancellare dal loro futuro”.

I contributi degli studenti delle scuole secondarie e delle case circondariali che hanno aderito al progetto saranno pubblicati su Asud’Europa junior, l'inserto della rivista del centro dedicato ai giovani. Le videoconferenze del progetto saranno trasmesse in diretta streaming sul sito del Centro studi Pio La Torre, sul canale YouTube dell'associazione e sul portale Legalità&Scuola dell’Ansa.

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