Sabato 30 Novembre 2024

Sollima in concerto al Verdura di Palermo, tra l'Inferno di Dante e il rock dei Nirvana

Giovanni Sollima

La calda voce del violoncello solista di Giovanni Sollima, uno dei più affermati compositori e solisti italiani, sarà protagonista del concerto in programma sabato 23 luglio alle 21.15 al Teatro di Verdura per la stagione estiva del Teatro Massimo di Palermo. Alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo e solista al violoncello, Giovanni Sollima traccia un percorso musicale legato alle opere di Dante che prende le mosse dall’Inferno e dal Purgatorio, ma che è ricco anche di altre suggestioni letterarie, dall’Addio alle armi di Hemingway, allo Stabat Mater con i versi di Filippo Arriva, per approdare alle musiche della rock band dei Nirvana.

Ispirato da Dante

Il concerto prende le mosse da Hell I, una composizione di Sollima ispirata al primo canto della Divina Commedia di Dante, per passare subito dopo all’esecuzione del Concerto in Do maggiore di Haydn. Si prosegue attraverso i brani per coro maschile e orchestra: La montagna grave, ispirata a una terzina del Purgatorio, e Guerra, tratto da Addio alle armi di Hemingway. A seguire la Variazione II per violoncello e orchestra, dedicata alla fotografa Letizia Battaglia, recentemente scomparsa, e tratta da Il Caravaggio rubato, l’opera ispirata al capolavoro seicentesco rubato dall’oratorio di San Lorenzo a Palermo. E si prosegue con le due sequenze, la quinta e l’ottava, tratte dallo Stabat Mater per coro e orchestra, su versi dello scrittore Filippo Arriva, ispirate al testo medievale di Jacopo da Todi, che richiamano alla memoria le preghiere alla Vergine che si susseguono nella Divina Commedia. Maestro del Coro del Teatro Massimo è Ciro Visco.

L'omaggio al padre con una commovente elegia

Al centro del programma l’omaggio a Eliodoro Sollima, padre di Giovanni, scomparso nel 2000, grande compositore, eccelso pianista, didatta e autore di musica sinfonica, da camera e di scena, docente di composizione e direttore del Conservatorio di Palermo, di cui verrà eseguita un’opera giovanile, «Aria», una commovente elegia per violoncello e archi.

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