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L'Università di Oxford studierà le epigrafi della Sicilia antica

Un frammento di epigrafe conservato a Segesta

L’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana ha siglato un accordo con l'Università di Oxford - Faculty of Classics, grazie al quale da oggi prende il via un percorso di collaborazione, di studio e ricerca scientifica sui beni archeologici e, nello specifico, sul patrimonio epigrafico della Sicilia antica.

La convenzione, voluta dall’assessore Alberto Samonà e sottoscritta fra il dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali, Franco Fazio e dal prof. Jonathan Prag per conto dell’University of Oxford - Faculty of Classics, consentirà la divulgazione al pubblico nazionale e internazionale dei risultati e delle conoscenze sulla Sicilia archeologica e, in particolare, sulla cultura epigrafica della Sicilia. Previste una serie di azioni in comune che saranno poste in essere fra la Sicilia e Oxford: in particolare saranno organizzati workshop formativi destinati agli studenti delle Università siciliane, promossi dai musei, dalle Soprintendenze e dai Parchi archeologici. Il protocollo d’intesa prevede anche la disponibilità ad una collaborazione scientifica da parte dell’Università di Oxford-Faculty of Classics, per una mostra sulla cultura epigrafica della Sicilia antica.

La convenzione consentirà, inoltre, di sviluppare un importante progetto scientifico diretto dallo stesso docente dell’Università di Oxford denominato Crossreads e finanziato dall’Erc «European Research Council» (ERC): si tratta di un progetto innovativo che prende le mosse da un altro già in atto (denominato I-Sicily), che permetterà lo studio di tutti i testi epigrafici della Sicilia e l’analisi dei materiali lapidei utilizzati. "La Regione Siciliana prosegue nell’importante azione di collaborazione con prestigiose istituzioni europee - sottolinea l'assessore regionale dei Beni Culturali Alberto Samonà - grazie alle quali la Sicilia si sta affermando sempre di più nel panorama internazionale».

 

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