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I Vaot di Palermo vincono il Premio "Je so pazzo" per le band

Successi anche per May Guerrero di Messina fra gli over, Amy Rao di Catania fra i giovani, Giulia Raitano di Caltanissetta fra i baby. Riconoscimenti a Marilisa Nastasi di Trapani, Roberta Scandurra di Catania, Grace Spina di Agrigento e Jasmine Mostacci di Marsala. Fra i cori si impongono la scuola di musica Mast 79 di Caltanissetta e il Frances & Friends di Catania

I Vaot sul palkco del concorso Je so pazzo

I Vaot di Palermo hanno vinto il premio musicale internazionale Je so pazzo per la categoria band. Tra gli artisti siciliani premiati anche May Guerrero di Messina per la categoria over, Amy Rao di Catania fra i giovani, Giulia Raitano di Caltanissetta fra i baby. Marilisa Nastasi di Trapani ha vinto invece il premio della Critica Sergio Bardotti, Roberta Scandurra di Catania il premio per la migliore interpretazione, Grace Spina di Agrigento il premio Conad, Jasmine Mostacci di Marsala il premio Radio. Premiati anche quattro cori a pari merito, fra i quali due siciliani: il coro della scuola di musica Mast 79 di Caltanissetta diretto da Mariangela Rizza ed il coro Frances & Friends di Catania diretto da Frances Caponetto.

Marilisa Nastasi di Trapani ha conquistato il Premio della Critica

 

Il rock dei Vaot

La band dei Vaot è composta da quattro studenti universitari di Palermo, poco più che ventenni. Sono Giovanni Battaglia (voce e tastiere), Giovanni Morici (basso) e i fratelli Riccardo (batteria) e Vittorio Garofalo (chitarra). Qualche mese fa hanno completato il primo lavoro discografico, un Ep dal titolo Black River Mountain - live session e dall’architettura rock, arrivato a quattro anni dalla nascita del gruppo. L’Ep, di produzione indipendente, è distribuito sulle principali piattaforme musicali. Vaot è l’acronimo di Vinyl as old times, in omaggio al loro amore per i vecchi dischi.

Composto da quattro brani, l’Ep è fatto di musica, natura e prospettive, che questi giovani artisti pieni di talento vogliono tenere alte. E intanto lavorano a testa bassa, come dimostra lo spirito del loro lavoro discografico, realizzato in presa diretta. «Ci siamo visti in studio - spiega il bassista Giovanni Morici - e abbiamo suonato e registrato senza alcuna post-produzione e senza le classiche tecniche di registrazione di un album. Questo per fare in modo che il sound del gruppo risultasse più vero, simile al classico rock grezzo, proprio per rispecchiare il nostro suono che nasce in un garage».

Alla manifestazione romana hanno portato il loro primo inedito in italiano, dal titolo S.S.P., che uscirà in autunno. La lingua italiana ha portato bene ed è arrivato il primo posto. «Quando abbiamo ricevuto la coppa - continua Motici - eravamo al settimo cielo. Il livello era altissimo, si respirava tanta competizione, ma c’era anche molto rispetto fra tutte le band». Chi vorrà ascoltarli dal vivo, potrà farlo giovedì (5 agosto) a Mazara del Vallo al Caffè Gabé di corso Umberto I.

Il vincitore assoluto

Andrea Santelli è invece il vincitore assoluto del premio, naturalmente dedicato a Pino Daniele, tenutosi a Parco Traiano di Grottaferrata (Roma). La giuria, presieduta da Michele Torpedine, ha premiato il cantautore 28enne di Marino (Roma) per il brano Ce vorrebbe più tempo, contenuto anche nel suo ep Vale recentemente uscito con l’etichetta Italiana Musica Emergente. Ad Andrea Santelli è stato inoltre assegnato il premio Stampa.

La finale, condotta da Jo Squillo, ha visto anche l’esibizione di numerosi ospiti: Nello Daniele, Andrea Donzella, Gianmarco Gridelli, Nico Arezzo, Carboidrati, Lorenz Simonetti, Brooke Borg, la Julian’s Family, Rossella Zitiello, Luigi Cascio, Walter Ricci e i Kyr. Particolarmente emozionante l’omaggio dedicato a Pino Daniele dal fratello Nello. Quattrocento gli artisti approdati alle finali nazionali del premio, provenienti da tutta Italia e dall’estero (Brasile, Belgio, Svizzera, Malta, Romania Albania e Irlanda). Il Premio è stato organizzato da Dreaming the Future, capitanata da Enzo Longobardi e Valerio Gridelli.

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