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Palermo, il Teatro Massimo sotto una nuova luce sul Gattopardo

Il teatro Massimo a Palermo

Come vivremo le feste che ci attendono? Gattopardo, il mensile della Sicilia che cresce, in edicola da domani con il Giornale di Sicilia e con la Gazzetta del Sud, lo ha chiesto a dieci protagonisti del mondo della cultura, delle professioni e dell’imprenditoria.

Per sapere che cosa rimpiangeranno e che cosa non rimpiangeranno del Natale pre-Covid. A sorpresa tutti gli intervistati – seppur rimpiangendo viaggi, libertà e salute collettiva - raccontano il sollievo dell’essere dispensati dagli obblighi sociali, dallo shopping coatto, dallo stress delle grandi tavolate. E guardano con serenità alla possibilità di vivere queste feste in senso autentico e profondo, concentrandosi sulle cose che danno senso alla vita. Regali, sì, ma non per obbligo. Natura, cultura e bellezza. E tanti viaggi da programmare quando finalmente saremo liberi di muoverci, senza paura.

Ecco allora che Gattopardo dedica la sua copertina al Teatro Massimo di Palermo (con il sovrintendente Francesco Giambrone che interpreta, nella fotografia di Rosellina Garbo, il titolo della stagione del teatro, "Sotto una nuova luce"), emblema della rinascita della città, luogo tradizionale delle feste natalizie con il suo concerto di Capodanno, ma più ampiamente simbolo di tutto quel mondo della cultura e della musica che assolve a un compito fondamentale per la comunità e che deve reinventarsi radicalmente per affrontare questo tempo ma anche il tempo futuro. Perché – come dice Giambrone – questo tempo non è una parentesi dopo la quale si ritornerà dritti nel passato, ma una svolta epocale, che ci porterà tutti verso un futuro nuovo e diverso. Dove il teatro "fisico" conviverà con accanto a tutto quello che già si fa, e sempre più si farà, attraverso strumenti digitali.

Di sicuro il Teatro Massimo, seppure con il portone serrato, seppure non immune dall’epidemia, continua a programmare per i prossimi mesi un’intensa attività in streaming. E si prepara ad addobbarsi a festa, come ogni anno. Con le stelle di Natale dell’Airc, la scritta 2021 e le luci che ne disegnano le colonne neoclassiche concepite da Basile, le palme che lo affiancano, il frontone dove sta scolpita una frase che sembra ancora più attuale nel presente: "L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire". Così ci saranno i due tradizionali concerti di Capodanno, quello serale del 31 che vedrà il direttore musicale Omer Meir Wellber sul podio – probabilmente una diretta-differita - con il conto alla rovescia e la pioggia di petali, e quello diurno del primo gennaio, probabilmente affidato ai Kids, il vivaio di piccoli musicisti che è uno dei progetti che sta più a cuore alla Fondazione.

Ma questo numero di Gattopardo, oltre a offrire interviste esclusive a tanti personaggi del mondo della cultura, della scena e della musica (tra cui Gaetano Aronica, Federico Zampaglione, Alessandra Pipitone, Silvia Spinnato), e tante storie da non perdere (come quella di un circo, bloccato dal Covid, fermo da nove mesi nel Messinese e adottato dalla gente del posto), guarda anche all’anno prossimo, con dieci itinerari in Sicilia un po' segreti da non perdere, quando tutto potrà di nuovo essere visitato. Borghi da scoprire, rocce illuminate dalla luce del solstizio, musei nascosti, escursioni nella natura incontaminata. Infine, il food, a Natale più che mai importante. Con la storia di un pane pieno d’amore che arriva da un borgo nel cuore dalla Sicilia, ma anche con la ricetta dello Stollen, dolce delle feste tedesco che porta con sé ingredienti tipici dell’Isola. Che sia il frutto della dominazione sveva? Una suggestione, da seguire preparando una ricetta speciale.

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