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Gattopardo, la Sicilia riparte dalla cultura

Un numero dedicato alla ripartenza. Declinata su tre temi: cultura, turismo e innovazione, i pilastri su cui la Sicilia può rialzarsi e procedere sul cammino interrotto. Gattopardo, il mensile in edicola da oggi con il Giornale di Sicilia e con la Gazzetta del Sud, ragiona su rischi e opportunità del futuro.

Nella speranza che la pandemia porti a un ripensamento profondo del modo di produrre, oltre che di vivere, e che i miliardi dell’Europa si traducano davvero nell’occasione di riformare profondamente il sistema Italia, di rendere gli uffici pubblici efficienti, di snellire burocrazie e lentezze. Evitando il rischio – al netto dei doverosi aiuti nei mesi di emergenza - di un pericoloso ritorno a una cultura dell’assistenza. A prima che i giovani capissero che dovevano inventarsi le occasioni e la vita, a prima che uscissero dalla mentalità atavica dell’attendere qualcosa dal cielo, a prima dell’autoimprenditorialità, delle start up, delle imprese innovative.

Ecco quindi la cultura che riparte, testimonial il cantante catanese Mario Biondi che – sorridente in copertina, appena diventato padre per la nona volta – racconta del desiderio di tornare a vivere nella sua Sicilia. Da Palermo a Siracusa, da Taormina ad Agrigento, una carrellata di testimonianze, di esperienze, di progetti per fare ripartire tra l’estate e l’autunno quella straordinaria macchina fatta di eventi, di spettacoli, di iniziative che sono un cardine economico dell’Isola ma, prima ancora di questo, una grande occasione per essere comunità. E poi riflettori accesi sul turismo con i protagonisti del settore, tra il timore per una stagione in parte compromessa e le speranze che la domanda interna possa in qualche modo compensare la mancanza – o la penuria – di visitatori stranieri. E ancora uno sguardo attento a tutte quelle pratiche di innovazione sociale che sono il perno dello sviluppo autentico del Sud. In tutta l’Isola, esperienze nate dal basso, condotte da imprese o da realtà del Terzo settore, nella cultura, nell’accoglienza, nei servizi.

Poi un omaggio alla scuola (tra i grandi feriti di quest’anno) attraverso le storie di due professori davvero speciali: Maurizio Piscopo, insegnante elementare, musicista, scrittore, che va in pensione dopo una vita tra i bambini, e Rocco Schembra, che a Catania ha inventato la Notte dei Licei classici - poi diventata evento nazionale - in onore a quella formazione per un periodo ritenuta poco utile alle sfide del presente, e poi fortunatamente rivalutata.

E un altro omaggio, questa volta al veterano dell’informazione nell’Isola: il Giornale di Sicilia, che compie 160 anni dalla sua fondazione, con uno speciale con fotografie, interviste e prime pagine d’epoca, e la ripubblicazione di un lungo, gustoso articolo che lo scrittore Vincenzo Consolo dedicò nel 1985 all’identità siciliana, uno sguardo semiserio tra verità e luoghi comuni. Quel giornale nato nell’anno dell’Unità d’Italia ha generato una galassia editoriale fatta di carta stampata, di tv, di radio, di informazione on line di cui anche Gattopardo è parte.

Infine idee, itinerari, sguardi sul mondo. E un tour nei piccoli borghi siciliani. La nuova frontiera del turismo e – forse – di un prossimo ritorno a una dimensione di vita più decentrata e umana. La Sicilia di Gattopardo.

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