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Gianni Morandi in tv con "L'isola di Pietro": ho la faccia giusta per una fiction

MILANO. «In 20 anni ho fatto tante altre cose, e poi credo di essere più credibile adesso, ho la faccia più vissuta, giusta per una fiction».

Non girava una serie televisiva dal 1998, Gianni Morandi, 73 anni che compirà a dicembre, protagonista di 'L'isola di Pietro', in onda da domani su Canale 5. Interpreta un pediatra, e il suo personaggio preferito da bambino era proprio il dottore del paese.

«Mi piaceva il suo rapporto con gli altri, il suo stare in mezzo alla gente - ha detto il cantante - Io lo faccio con le canzoni».

Nella fiction in 6 puntate, ambientata nell’isola di Carloforte in Sardegna, Pietro, medico, vedovo, si trova a fronteggiare un’emergenza che sconvolge la piccola comunità: un’esplosione durante la festa di fine anno organizzata dagli studenti provoca 4 morti e numerosi feriti. Pietro ne salva diversi lanciandosi nel fuoco e altri all’ospedale. Ma la storia vira sul giallo (l'esplosione è stata dolosa), tra i colpi di scena si intrecciano le vicende private del dottore: la figlia (vicequestore a Milano) che non vede da 15 anni, una nipotina che non sa la verità sulla sua nascita.

«Mi sembra che sia venuta molto bene, mi è piaciuta - ha ammesso Morandi alla conferenza stampa di presentazione - L'isola, dove abbiamo trascorso 3 o 4 mesi assieme, ci ha accolti benissimo, i primi giorni ero un po' preoccupato, era da parecchio che non recitavo, poi è andato tutto bene».

«Siamo orgogliosi di riavere un artista come Morandi con noi e di poter proporre ai telespettatori una storia come questa», ha aggiunto il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri.

«La scelta della domenica sera non è stata fatta in base a quelle della concorrenza - ha detto riferendosi al programma su Raiuno con Fazio - Le valutazioni le facciamo pensando ai nostri telespettatori e a ciò che offriamo, e la domenica sera c'era lo spazio per una fiction come questa». Regia di Umberto Carteni, prodotta dalla Lux Vide ('abbiamo ottenuto anche l’approvazione del Moige', il movimento italiano dei genitori, ha detto l’ad Luca Bernabei) nella fiction accanto a Morandi recitano nel ruolo della figlia Chiara Baschetti, Cesare Bocci, il suo fidanzato, un criminologo forense e un cast di giovanissimi.

«Un piacere lavorare con loro - ha detto Morandi - Del resto da quando ho cantato con Rovazzi, io vengo indicato dai ragazzini 'guarda c'è l’amico di Rovazzi..».

In realtà con i giovani condivide, senza nasconderla, anzi, la sua passione per i social. «Mi diverte, e ho imparato a smontare anche chi insulta - ha spiegato - se rispondi arrabbiato è la fine, se lo fai con ironia o la butti sulla battuta, si smontano».

In attesa che esca il nuovo album (novembre), del nuovo tour (febbraio), e magari della seconda serie della fiction ('ci stiamo già pensando', ha detto Scheri) se mi vogliono, Morandi potrebbe fare anche un’apparizione al Festival di Saremo.

«Come ospite e se mi chiamano», ha precisato.

«Intanto faccio gli auguri a Baglioni - ha aggiunto parlando del direttore artistico della manifestazione e con il quale ha condiviso l’esperienza di 'Capitani Coraggiosi' - La Rai ha fatto una scelta straordinaria pensando a lui, grande artista, bravissimo, integerrimo, dopo tre anni di Conti e Fazio è la scelta migliore».

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