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Scena del burro, "Schneider non consenziente": bufera su Bernardo Bertolucci

Una foto di scena del film "Ultimo tango a Parigi"

ROMA. «Dovrebbe finire in prigione», «gli andrebbero tolti tutti i premi», «il film non andrebbe più fatto vedere». Sono fra le centinaia di reazioni indignate sui social network contro Bernardo Bertolucci, e che hanno visto protagonisti anche star come Chris Evans, Anna Kendrick e Jessica Chastain. A causarle, la pubblicazione due giorni fa sul sito Usa di Elle (ripreso in tutto il web) di una video intervista del 2013 alla trasmissione olandese College Tour, nella quale Bertolucci ammette che l'allora 19enne Maria Schneider non era consenziente nella celebre scena del burro di L'ultimo tango a Parigi.

Nella sequenza, il personaggio interpretato dall'allora 48 enne Marlon Brando, costringe la ragazza cui dà volto la giovane attrice  a un violento rapporto anale.  La vicenda non è nuova e il film stesso ha una lunga travagliata storia, e una controversia legale, sfociata con la condanna al rogo della pellicola il 29 gennaio 1976, per poi essere riabilitata dalla censura nel 1987. Bertolucci dice di «aver agito in un modo orribile con Maria, perchè non le ho spiegato cosa sarebbe successo». Tutto per avere «la sua reazione come ragazza, non
come attrice. Volevo si sentisse realmente umiliata». L'autore di L'ultimo imperatore pur ammettendo di sentire dei forti sensi di colpa verso Maria Schneider (morta nel 2011 per un tumore, dopo una vita complicata anche da problemi psicologici e tossicodipendenza), dice di non essersi pentito di aver girato così quella scena, perchè «a volte nei film per ottenere una certa reazione bisogna essere liberi».

L'attrice aveva parlato spesso dello shock causato in lei dal film, sottolineando, in particolare, in un'intervista del 2007 con il Daily Mail, che pur non essendoci stato, nella scena in questione, un reale rapporto sessuale si era sentita «realmente umiliata e, per essere onesti, un po' stuprata da Brando e da Bertolucci. Dopo aver girato Brando non mi consolò nè si scusò».

L'indignazione globale esplosa sul web (c'è anche chi sta tentando di pubblicare commenti offensivi, che vengono prontamente cancellati, sulle pagine di wikipedia dedicate al regista) è stata alimentata dal titolo dell'articolo iniziale su Elle («Bertolucci ammette di aver complottato per girare una scena di stupro non consensuale in L'ultimo tango a Parigi»), rilanciato ovunque, che ha portato molti internauti a credere si sia trattato di una vera violenza sessuale. «Per tutte le persone che amano questo film - ha scritto Jessica Chastain - state guardando una 19enne stuprata da un 48enne. Il regista ha pianificato l'aggressione. Mi fa star male». Mentre Chris Evans commenta: «Wow. Non guarderò più a questo film, Bertolucci o Brando nello stesso modo. Questo va oltre il disgustoso. Provo
rabbia». Anna Kendrick ricorda che «Miss Schneider aveva dichiarato tutto questo anni fa. Ma ricevevo occhiatacce quando mi trovavo a parlarne con qualcuno (uomini)». Evan Rachel Wood (che  ha rivelato recentemente di essere stata vittima in passato di due stupri) definisce ciò che è successo alla Schneider «straziante e oltraggioso. Quei due (Bertolucci e Brando, ndr) dovevano essere individui molto malati a pensare che andasse bene (agire così)». Mentre la regista di Selma Ava Duvernay, bolla l'accaduto come «ingiustificabile. Come regista posso a malapena immaginare. Come donna sono disgustata, inorridita e piena di rabbia».

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