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E' morto Umberto Eco, da semiologo a romanziere star con un successo planetario

Il successo del semiologo imprevedibile arrivò da subito con il suo primo romanzo, Il nome della rosa, uscito nel 1980

ROMA. E' morto Umberto Eco. Lo scrittore, filosofo e semiologo aveva 84 anni. La notizia è stata data dalla famiglia a Repubblica. Il decesso è avvenuto alle 22:30 di ieri nell'abitazione dello scrittore.

Eco era nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932. Tra i suoi maggiori successi letterari 'Il nome della rosa' del 1980 e 'Il pendolo di Foucault' (1988). Il suo ultimo libro, 'Anno zero', è stato pubblicato lo scorso anno da Bompiani. Oltre che di romanzi di successo internazionale, nella sua lunga carriera Eco è stato autore di numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia.

Nella sua ultima intervista spiegava l'addio a quella che chiamava 'Mondazzoli' per prendere La nave di Teseo varata da Elisabetta Sgarbi, nel suo ultimo tweet, datato lo scorso novembre, Umberto Eco scriveva "c'è un ritorno al cartaceo, il giornale non sparirà almeno per gli anni che mi è consentito di vivere".

E proprio i social, nonostante la tarda ora in cui è giunta notizia della sua morte, celebrano il grande intellettuale. Sintetico il comunicato di Bompiani: "lutto per la cultura, ci lascia Umberto Eco: Siamo addolorati". Giovanna Melandri aggiunge "Che tristezza la notizia della morte di Umberto Eco. Un grandissimo intellettuale e scrittore, una persona unica e speciale. Mancherà' tanto".

Il nome della rosa, libro-film successo planetario. Il successo planetario del semiologo imprevedibile arrivò da subito con il suo primo romanzo, Il nome della rosa, uscito nel 1980, un volumone di 618 pagine seguito poi dall'altrettanto monumentale Il pendolo di Focault dell''88, che costruiscono entrambi complesse vicende misteriche, dall'indagine poliziesca a quella esoterica, per mostrare come da tutto questo l'unico mezzo per salvarsi e' quello di usare la ragione, sapendo che ciò non porta necessariamente alla verità. Per far questo naturalmente il quadro di fondo e' quello di una crisi dei valori e della ragione. Il tutto ambientato nel medioevo, nell'arco di sette giorni, in un monastero benedettino dove si susseguono una serie di morti che sembrano tutte ruotare intorno alla biblioteca e ad un misterioso manoscritto.

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